CIÒ CHE NON SPARIRÀ MAI
Gesù, Miriam ed Emmanuel avevano
passato una bellissima vacanza insieme. La loro scuola nella
sinagoga era rimasta chiusa per alcuni giorni per delle riparazioni,
ed era un periodo dell'anno in cui non c'erano lavori particolari
da fare in campagna che richiedessero il loro aiuto. Così,
felici e contenti, partirono tutti e tre per passare alcuni
giorni presso il grande lago di Tiberiade da un lontano parente
di Gesù. Furono giorni veramente splendidi, in cui, oltre ai giochi,
le corse sui prati e le gite in barca coi pescatori, la cosa più
bella era stata la compagnia fra di loro. Si erano voluti molto
bene ed erano stati veramente amici. Ora erano arrivati alla fine,
e l'indomani sarebbero dovuti tornare a casa. Emmanuel era un po' triste
e melanconico. Così si fermò a guardare il tramonto sul lago,
seduto sulla riva, e aveva quasi voglia di mettersi a piangere.
Gesù se ne accorse e gli andò vicino. "Mi dispiace, sai,
di dover partire... - disse a Gesù - Perché tutto prima o poi
deve finire? Tutte le cose belle prima o poi finiscono e non resta
nulla, se non il loro ricordo nella nostra mente. Ma anche il
ricordo, poco per volta, diventa sempre più pallido...".
Gesù sorrise con dolcezza: anche
a lui dispiaceva molto che quei bellissimi giorni fossero terminati.
Ma poi, guardando il cielo che dove c'erano i colori di uno
splendido tramonto, disse: "Certo, tutto finisce, ma c'è
qualcosa che resta per sempre e che ritroveremo tutto insieme in
Paradiso. Guarda: il sole sta tramontando, sta sparendo dietro ai
monti e tutto diventa poco per volta scuro. Da qui un po' sarà
buio e tutte le cose che vedevamo durante il giorno e che vediamo
ancora nella penombra, saranno inghiottite nel nero della notte: non
si vedranno più e sembrerà che siano sparite. Però incominceranno
a vedersi delle cose che prima, col sole, non potevamo vedere: le
stelle! Ecco, guarda in cielo: stanno già apparendo le prime. Anche
nella nostra vita accade così. Ogni cosa, ogni giorno finisce e sparisce:
le cose capitate, belle o brutte, col tempo si cancellano e non
le vediamo più. Ma quando tutto si cancella, ecco che rimangono
quelle stelle che forse prima non avevamo neanche notato, distratti
da tutte le altre cose. Sono quei piccoli o grandi atti di amore
che abbiamo fatto durante la giornata: essi risplendono anche
dopo che il giorno è finito, e la loro luce rimarrà per sempre,
anche in Paradiso. Tutto il resto si cancella, ma l'amore che
abbiamo avuto per Dio e fra di noi rimarrà in eterno".
Emmanuel si commosse un po' e sentì il cuore pieno di gioia: in quei giorni lui, Miriam e Gesù si erano voluti proprio bene, e perciò tante "stelle" sarebbero rimaste splendenti. Così decise che ogni sera, quando il buio avrebbe cancellato ogni cosa, si sarebbe chiesto quante "stelle" in quella giornata egli aveva acceso per sempre, cioè quanti atti di amore era riuscito a fare.