LE VIRTÙ NELLA VITA DI MARIA

Ma un gen 3 dove può trovare con sicurezza una guida che lo aiuti e gli insegni come mettere al posto dei vizi, che cosi facilmente entrano da tutte le parti, tutte queste virtù?

C'è una persona che ha vissuto cosi bene le virtù dell'uomo nuovo, da essere per un gen il modello dove rispecchiarsi, per vedere se è sulla strada giusta oppure no? C'è questa persona? Proprio c'è ed è Maria.

Quando i primi uomini con superbia si ribellarono a Dio, cedendo alla tentazione del diavolo, caddero in cosi gravi disgrazie, La morte, La malattia, tutti i dolori, Le guerre, che Dio, pur avendoli puniti, promise che sarebbe venuto per Loro un Salvatore e che una donna avrebbe vinto il demonio che Li aveva tentati. Questa donna, che è Maria, sarebbe stata La madre di Gesù che è il Salvatore. Per questo Maria non poteva avere in sé neanche un poco di uomo vecchio. Voi certo non potete immaginare Gesù con una mamma che ha un po' l'uomo nuovo e un po' l'uomo vecchio; la mamma doveva essere degna del figlio. Per questo Dio, che è Amore, ha voluto che in Maria non ci fosse ombra di peccato e nessuna attrattiva per le cose cattive. La sua anima e il suo corpo desiderarono solo il cielo e 1e cose buone della terra. Per questo Maria è nata immacolata, che vuol dire senza macchia.

Essa è la condottiera dei gen perché è tutta pura, in lei risplende la purezza, i suoi occhi non sono annebbiati dai desideri cattivi, ma guardano sempre Dio. Per questo Maria può condurre i gen, che sono sulla terra in mezzo a tante tentazioni, sempre dritti verso di Lui.

Adesso guardiamo come durante la sua vita la Madonna ha messo in pratica tutte le virtù dell'uomo nuovo.

L'umiltà: quando Dio attraverso le parole dell'angelo annuncia a Maria che diventerà madre di Gesù, Egli le butta all'aria il piano che lei si era fatta di consacrarsi vergine e di restare vergine per Dio. E lì Maria come si comporta? Risponde forse che lei vuol fare quello che ha già pensato, oppure si gonfia per l'onore che le viene offerto? No, Maria con umiltà risponde: ecco, io sono la serva del Signore, obbedisco alle sue parole. Maria è veramente umile, perché si ritiene piccola davanti a Dio e accoglie la sua volontà senza mettere davanti se stessa; e questo è proprio il contrario di quello che fa chi è superbo.

La benevolenza, il contrario dell'invidia. Intanto Maria ha saputo che la cugina Elisabetta che non sperava più di diventare mamma, perché era già tanto anziana, per una grazia di Dio, aspetta un bambino. piena di gioia si mette in viaggio per aiutare la cugina fino alla nascita del bambino e godere con lei. Quando Elisabetta la vede arrivare anche lei a sua volta è piena di gioia, anche lei loda Dio per il dono immenso che ha fatto a Maria. Elisabetta è così felice che non si sente degna di tanta premura da parte di Maria che la viene a trovare e ad aiutare nella sua casa. Ora la virtù che Maria e Elisabetta hanno vissuto l'una verso l'altra è la benevolenza, virtù opposta all'invidia, perché gode del bene degli altri e insieme agli altri e anche nel proprio cuore ringrazia Dio di quello che gli altri hanno ricevuto.

Poi la pazienza che è l'opposto dell'ira. Gesù nasce, ma poco dopo la sua vita è già in pericolo. Il re Erode che governa la Galilea ha sentito parlare di un re degli ebrei che deve nascere in quel tempo. Allora Erode per paura che questo bambino in futuro gli porti via il regno, ordina ai suoi soldati di uccidere tutti i fanciulli di quella regione. La Madonna non si arrabbia contro la cattiveria di questo re, non impreca, ma con la virtù della pazienza si prepara insieme a Giuseppe a fuggire silenziosamente in Egitto, perché Gesù sia salvo.

Come ha vissuto Maria la laboriosità, che è il contrario dell'accidia, della pigrizia? Tornata dall'Egitto questa piccola famiglia di Maria Giuseppe e Gesù viveva a Nazareth. Ora Gesù era il figlio di Dio, la Madonna era stata scelta per una missione grandissima, forse potevano pensare di ricevere tanti doni dagli altri, di essere serviti dagli altri. E invece no. In quella famiglia si lavorava e non c'era l'ozio. Sappiamo che Giuseppe faceva

il falegname, che Gesù lo aiutava, che la Madonna teneva la casa e pensava ad accudire i suoi con tanta premura. Quella di Nazareth era proprio una famiglia laboriosa.

L'opposto della gola: la mortificazione. Poi il Vangelo non ci dice tanti particolari della vita della Madonna come tanto ci piacerebbe sapere. ma vuol dire che quelli che conosciamo sono sufficienti per dirci come era questa famiglia e come era Maria. Noi sappiamo che un giorno la Madonna e Gesù sono stati invitati a nozze da degli amici. Erano seduti a tavola pieni di gioia con gli sposi; improvvisamente viene a mancare il vino. Maria, che era abituata a preparare il cibo, a pensare sempre agli altri, subito se ne accorge e le dispiace che gli sposi facciano la brutta figura di non aver provveduto bene a tutto il necessario per gli invitati. Allora va da Gesù e piano piano, sottovoce gli dice: non hanno più vino. Gesù quasi non la vorrebbe ascoltare, ma poi proprio per lei, trasforma l'acqua in vino facendo il primo dei suoi miracoli. Questo modo di fare di Maria è proprio il contrario della gola, perché il goloso pensa a mangiare solo lui. Maria invece si preoccupa degli altri, pensa agli altri.

E c'è ancora la generosità che è l'opposto dell'avarizia. Poi di Maria noi sappiamo che seguiva Gesù quando andava in tutta la Palestina a predicare e infine è stata con lui durante la passione fino alla sua morte. lo scopo della vita di Maria, dopo il "sì" detto all'angelo, era uno solo: essere la mamma di Gesù. Voi sapete cos'è per una madre un figlio e per di più unico. Pensate cosa era per Maria un figlio come Gesù: lei nella vita non aveva altro che le importasse e Gesù era Dio.

Ebbene, Maria ha vissuto la generosità, l'ha vissuta in un modo che noi non possiamo neanche immaginare tanto è stato grande. Maria ha donato il suo figlio al Padre accettando la sua morte terribile per la salvezza degli uomini. E quando dalla croce Gesù dice a Maria: "Donna ecco tuo figlio" e le mostra Giovanni, Maria senza un lamento al posto del suo Gesù prende Giovanni che rappresenta tutti noi uomini. Per questo noi oggi abbiamo una mamma in Cielo che è sempre con noi.

Allora carissimi gen 3, coraggio, perché la persona che ci mostra come mettere al posto di tutti i vizi, le virtù per consolidare in noi l'uomo nuovo è affascinantissima. Con lei non abbiamo da temere perché Maria ha vinto il demonio. Per noi lei non è solo un modello a cui guardare, non è solo un leader da seguire, ma è una mamma che ci aiuta a fa re ogni passo. A lei noi possiamo rivolgerei in ogni momento di difficoltà, anche nel segreto del nostro cuore, perché ci ascolta sempre e quelli che seguiranno la sua via non sbaglieranno.

Silvana Veronesi