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Essere fuoco

In: "Mariapoli", 6 (1989), n. 1, pp. 2-3.

 

Carissimi, continuiamo il nostro cammino lungo la "via Mariae" e vediamo, anche oggi, se le tappe di questo straordinario itinerario della Mamma di Gesù e nostra possono insegnarci qualcosa.

Siamo all'episodio in cui Maria con Giuseppe perdono Gesù a Gerusalemme (Lc 2, 41-45).

Noi sappiamo come tale circostanza della vita di Maria illumini soprattutto un periodo della nostra vita spirituale in cui si fanno presenti specifiche difficoltà, sofferenze, prove.

Vogliamo però, oggi, come le volte scorse, considerare tale mistero in un suo particolare: il ritrovamento di Gesù nel tempio (Lc 2, 46-50) .

La vita spirituale ha svariati aspetti: gioiosi, amari, indifferenti, ed io penso che nessuno di noi può negare di avere un giorno sperimentato in qualche maniera per una circostanza, per un incontro, per un convegno, per una grazia particolare, magari in seguito ad una prova, ciò che ha provato Maria quando, dopo lunga ricerca, ha ritrovato Gesù. È l'Ideale, che ci aveva affascinato un giorno, che si ripresenta nel suo splendore, è il volto luminoso di Gesù che si riaffaccia alla nostra anima.

Sono momenti che ricaricano lo spirito, che tonificano l'anima, che fanno grandemente sperare, che aiutano a riprendere con lena il santo viaggio della vita.

Ritrovare Gesù, riscoprire Gesù, lasciarsi riavvolgere dalla sua luce, lasciarsi riaccendere dal suo fuoco...