70

Maria, formatrice di santi

In: "Mariapoli", 3 (1986), n. 5, pp. 1-2.

 

Carissimi, vorrei parlarvi questa volta di un argomento che mi sta particolarmente a cuore.

Si tratta di Maria, del nostro rapporto con lei, della nostra madre, dataci da Gesù nel momento culminante della redenzione.

Ce ne dà lo spunto il mese di maggio che iniziamo ora, mese dei fiori, mese di Maria.

Ma ci spinge a farlo soprattutto il fatto che noi siamo "Opera di Maria", che Maria è la regina del nostro Movimento, la nostra vera presidente; che lei - l'abbiamo sempre detto - è il nostro modello, la nostra forma, il nostro dover essere.

Sto leggendo in questi giorni dei brani su Maria di autori vari, in genere dei santi. Attraverso di essi mi sto rendendo conto sempre di più dell'importanza di Maria nella vita spirituale di un cristiano che tende alla santità.

Dicono infatti, questi autori, che la Madonna è formatrice di santi, che per tutte le persone simili a Gesù, cioè per tutti i santi, la Madonna è al centro delle loro esperienze soprannaturali; essi si sono formati tutti attraverso Maria.

Per farci santi dunque - ed è ciò a cui tendiamo anche attraverso questi collegamenti- dobbiamo mettere Maria sempre più al suo giusto posto nella nostra vita spirituale.

Qualche volta però, come si sa, il cammino non è facile. Si incontrano prove, difficoltà, impedimenti che minacciano di bloccare i nostri buoni propositi.

Si capisce quindi quanto sia importante una grande unione con Maria.

Per la via di Maria - dicono questi autori - si cammina più soavemente e più tranquillamente. Certo, anche sul suo percorso non mancano aspre lotte da sostenere; ma lei, Maria, come buona madre, si fa così vicina e presente ai suoi fedeli per rischiararli nelle loro tenebre, per rassicurarli nei loro timori, per sostenerli nei loro combattimenti, che davvero questa via (la via di Maria), paragonata ad ogni altra, è una via di rose e di miele.

Anche la nostra via spirituale è chiamata "Via di Maria", "Via Mariae".

Ravviviamo allora la fede che Maria ci è vicina, ma rinnoviamo soprattutto il proposito di essere noi vicinissimi a lei. Se poi ci sembra di camminare con troppa lentezza per questa via, ricordiamo quell'affermazione dei santi: si avanza di più in poco tempo di sottomissione e di dipendenza da Maria (noi dobbiamo dipendere da lei perché è il nostro capo) che in anni interi di propria volontà e appoggio su se stesso, perché un'anima obbediente e sottomessa a Maria canterà vittoria su tutti i suoi nemici.

E se infine abbiamo già fatto qualche passo nella via di Maria, se ci sembra d'aver percorso con la grazia di Dio qualcuna delle sue tappe, confidiamo di arrivare, perché uniti a lei, fino alla meta.

È convinzione dei santi che lo Spirito Santo, Sposo di Maria, quando l'ha trovata in un'anima, la penetra tutta e le si comunica tanto più abbondantemente quanto maggior posto quest'anima fa alla sua Sposa.

Dobbiamo dunque far di tutto per metterci in profonda unione con Maria incominciando ora, in questo mese di maggio.

I santi, sempre totalitari, ci invitano a donarci tutti a lei, senza limitazioni, così da essere in qualche modo, dicono (ripetendo un concetto a noi caro), "ella stessa vivente, parlante, operante in questo mondo" per mezzo nostro.

Essere allora tutti suoi, donandole la nostra vita, ma anche le nostre singole azioni e gli sforzi per raggiungere la santità.

Essere tutti suoi, offrendole delle Ave Maria e dei rosari recitati con tutto il cuore, pregandola che si prenda cura particolare di noi e di tutta la nostra Opera.

Essere tutti suoi, andandola più spesso a trovare nei luoghi e nelle chiese dove più è venerata.

È impressionante cosa inventano i santi per dichiararle il loro amore!

Ora tocca a noi!

Dobbiamo fare come loro e, se siamo Opera di Maria, dobbiamo puntare ad essere nella Chiesa fra coloro che più la amano.

Un proposito conforme alla nostra vocazione sarebbe veramente quello di tendere ad amarla come nessun altro la ama. Immaginiamo quanto l'ha amata Gesù. Ecco, noi dobbiamo avere il suo cuore nell'amare la sua e nostra madre. Sì, nessuno deve superare noi nell'amarla, nel venerarla, nel lodarla, nel cantarla Sia questo il nostro proposito: Nessuno ci superi nell'amare Maria.