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Questo Dio sconosciuto

In: Pensieri, cit., pp. 70-72.

Quando la navicella della vita fa acqua e la tempesta minaccia, noi pronunciamo un nome che fiorisce sulle labbra di chi soffre persino all'ultimo respiro: mamma.

Esso non indica sempre la mamma terrena, anzi - per l'anima familiarizzata un po' alle cose eterne - significa "Maria".

E questo è tanto vero che "mamma" è il grido, spesso, dei cuori di Dio nei momenti della prova. "Mamma!".

E qui è il secondo miracolo d'amore dopo la redenzione: un Dio incarnato e una Madre per tutti.

In lei ogni speranza per il cristiano.

Spesse volte vien da domandarci come abbia fatto Maria a vivere sulla terra senza poter, nelle lunghe agonie del suo cuore trafitto, invocare una madre, la Madre; e il diretto innesto del suo animo con Dio mostra lo splendore unico, la grandezza, la singolarità di colei, che è "alta più che creatura". E Dio - senza dubbio - come per noi, e assai più, è stato il riposo del suo cuore.

Ma non può essere che lei amasse qualcuno che, come per noi lei stessa, Maria, potesse rappresentarle più specificamente l'immedesimazione con l'amore?

Io penso che qualcosa di simile e più, infinitamente più di quello che noi troviamo in Maria, lei durante il suo travaglio terreno nel servizio al Padre, accudendo il Figlio, l'abbia trovato in riposo e ristoro, forza e audacia, capacità di vivere, quando più morti l'avrebbero schiantata, in Colui che sostenne ai suoi tempi e in tutti i tempi la Chiesa: lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo: questo Dio sconosciuto, che con infinito rammarico, al nostro rendiconto finale, ci accorgeremo di non aver forse sufficientemente amato e onorato e ringraziato.

Egli, l'anima del corpo mistico di Cristo, la fortezza dei martiri di tutti i tempi, la fluenza delle vive acque di ogni sapiente, la luce dei mandati di Dio, la certezza dei Papi, il maestro dei vescovi, l'amico dei ministri, il profumo delle vergini:

Egli, ha coabitato con l'Immacolata trovando le sue delizie nel plasmare, adombrato, il Fiore dei fiori, e Maria in lui e per lui portò l'anelito espresso dal cuore umano col dolce termine "mamma" all'altezza stessa di Dio