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L'anima mia magnifica il Signore

In: "Città Nuova", 3 (1959), n. 13, p. 2.

 

Maria, la Mamma, qui si vede non tanto chinata verso i fratelli, i figlioli suoi, quanto protesa verso Dio. In lei è il "mio Dio e mio Tutto".Tutte le forze spirituali e le sue potenze fisiche sono, attimo per attimo, consumate dalla forza dello Spirito che abita in lei. È come un cero che, consumandosi, alimenta la vita di Dio in lei accesa. Vive di Dio, Dio vive in lei, che tutta si annienta, attimo per attimo, per dar vita a Lui. La voce di Lui, che è la sua volontà, parla forte in fondo alla sua anima, perché lei sempre l'ascolta. È l'ancella al suo totale servizio: l'ancella del Signore; per questo lo fa grande, perché la sua vita lo mostra tale: tutto. Ritirandosi tutta, fa posto a tutto Lui, ed Egli la riempie, perché l'amore di lei lo chiama.

È la creatura di elezione, ed Egli si mostra tutto a lei, si manifesta tutto e in modo nuovo: umanamente e come figlio, perché lei lo ha amato così con tutta sé: col suo cuore destinato alla maternità divina.

Mamma! Se Gesù ti chiamò "mamma", come ti posso chiamare io così?

Ma anch'io posso essere lei. Offro attimo per attimo il mio essere alla luce, per magnificare il Signore e glorificarlo. Essere una piccola Maria: il nulla perpetuo, il silenzio, il servizio dell'amore all'amore. E allora lo Spirito in me dirà (come eruppe dal cuore della Mamma): "La mia anima magnifica il Signore" (Lc 1, 46).