Le fonti del divino

Carissimi gen 3, questo è un anno nuovo nella storia del Movimento gen 3.

Finora nei nostri Congressi abbiamo parlato di tanti argomenti, che formano la base catechistica del la nostra vita gen, mediante quella che abbiamo chiamato la teologia gen. Voi l'avete assimilata in modo magnifico e l'avete vissuta e diffusa nelle giornate del ragazzo con grandi frutti, di cui devo proprio farvi le congratulazioni. Ragazzi cattivelli, fuori strada, atei persino, hanno trovato la via del bene. Per mezzo vostro, per mezzo di voi e tra voi.

Ma quest'anno mi sembra che Dio mi spinga a comunicarvi un primo punto di quella spiritualità evangelica che il nostro Movimento Gen 1. 2, 3, 4 deve portare nella Chiesa e fuori. Si tratta di fare con voi gen 3 quello che ho fatto già qualche anno fa con 1 gen 2: spiegarvi un pezzettino di bandiera simbolo dell'Ideale, che pure la vostra generazione sventola dietro ai gen 1 e ai gen 2, perché sia passata a voi, un po' alla volta, la spiritualità che Dio ci ha dato. Avete visto al la televisione le distruzioni provocate dal terremoto? Ecco, allora potete immaginare un po' l'ambiente in cui nacque il nostro Movimento e fiorirono le prime idee che sono state poi annunciate da grandi e giovanetti in tutto il mondo. Gen, io non so come spiegarmi: ma fra quella distruzione, quelle morti, quelle macerie, quegli spaventosi aerei micidiali, nel nostro cuore avvenne quasi una rivelazione così forte, così forte che ci fece dimenticare la guerra, le stragi e ci trascinò dietro a una luce fortissima: Dio è Amore e Dio non muore. Fu come se da quelle distruzioni una voce silenziosa chiamasse per nome ad una ad una le prime gen: "Chiara, Dori, Natalia, Aletta, Silvana, Graziella venite! Seguite Me, ho da darvi un grande messaggio. Annunciate a tutto il mondo che Io ci sono e sono Amore". La nostra anima, in mezzo al dolore generale, era in festa. Aveva trovato. Si usciva spesso alla sera su un terrazzino e si contemplava il cielo stellato. Dove sarà Dio? A1 di là delle stelle? E lo si adorava, lo si cercava. Fu così che si manifestò in vari modi.

GESÙ NELL'EUCARISTIA

La Comunione che facevamo tutti i giorni ci apparve nuovissima. Dio mio, ma lì in quell'Ostia è Dio, è Gesù Uomo Dio! Ed io tutti i giorni posso andarlo a trovare a chiedergli qualsiasi cosa! Non ci ha fatto forse capire che Egli è l'Amore? Egli mi ama, Egli ama tutti, Egli abita nelle grandi cattedrali maestose del mondo, ma anche in una piccola chiesetta di montagna abbandonata. Egli è lì per i ricchi e per i poveri. Dà accesso a tutti. Egli è re dei re. Quanta difficoltà per un povero di avvicinare qualche governante, quanto tempo occorre per ottenere un'udienza con una personalità che poi magari accantona la pratica, mentre Gesù, che è Signore del Cielo e della terra, s'è messo a disposizione di tutti, dà udienza a chiunque ed è l'Amore. Gen, la terra che ci sembrava un deserto, il mondo che di tutto s'interessava tranne che di Dio, lo vedemmo con altri occhi: era trapunto qua e là della presenza di Gesù Eucaristia. Gesù era rimasto su tutti i punti del globo. Bastava correre da Lui a versare il nostro amore nel suo cuore, a confidargli tutte le nostre amarezze. Solo perché è Amore Gesù ha inventato l'Eucaristia. Sta a noi uomini, tanto spesso ciechi, approfittare di così grande dono. Si facevano viaggi per diffondere la nostra grande scoperta e gridare a tutti: Dio è Amore, noi crediamo all'Amore, non temete per tutto quanto succede perché è voluto o permesso da Dio che è Amore. Non siamo più soli. Sì, al confronto di prima in cui ci sentivamo come orfani su questa terra, ora avevamo scoperto un Padre che ci seguiva passo passo ed i nostri occhi s'aprivano a vedere l'intervento di questo Padre nella nostra vita. Quanti episodi che confermavano il Vangelo! Ve ne dico uno solo come lo ricordo. Erano i primi giorni della nostra vita nuova e non possedevamo quasi nulla. Venne un amico a portarci delle mele. Le demmo via al primo povero. Poco dopo arrivò un altro amico e ce ne portò un bel sacchetto. Lo donammo ai poveri. Nello stesso giorno arrivarono delle cassette di mele. Furono anche queste distribuite ai poveri. Alla sera arrivarono due valigie di mele... "Date e vi sarà dato": la parola di Gesù era stata collaudata. Dunque il Vangelo, il libro di Dio Amore, era vero. E mille e mille esempi come questi. Si andava, dicevo, col treno a portare in Italia il nostro Ideale. Ma Gesù Eucaristia ci aveva così preso il cuore, che tutto il tempo si guardava dal finestrino per intravedere le varie chiesette dei vari paesetti e adorarvi Gesù. Sì, la terra non era poi così t brutta: il Cielo s'era rovesciato sulla terra seminandovi dovunque la presenza di Gesù col suo corpo, col suo sangue colla sua anima, colla sua divinità. Gen, non dimenticate mai queste prime lezioni di Gesù maestro alle prime gen e vivete con ancor maggior intensità il vostro amore appassionato per Gesù Eucaristia.

GESÙ IN MEZZO

Ma dandoci Gesù Eucaristia, Dio, | l'Amore, aveva esaurito tutte le sue risorse? No: coll'Eucaristia Egli può stare con noi ogni qualvolta l'andiamo a trovare ed entrare in comunione con noi anche tutte le mattine. Ma la vita dell'uomo è complessa: deve studiare, deve lavorare, deve giocare, riposare. E allora ecco un'altra trovata dell'Amore. Gesù, il Figlio di Dio, l'Amore del Padre incarnato pensò: Io vorrei essere sempre con gli uomini! vorrei dividere con loro ogni preoccupazione, vorrei consigliarli colle mie ispirazioni, vorrei camminare con loro per le strade, entrare nelle case, rallegrare colla mia presenza la loro gioia. Ebbene se due o più di loro si uniranno nel mio nome, pronti ad amarsi fino a morire l/uno per l'altro, io sarò sempre in mezzo a loro. Gen, che meraviglia poter aver Gesù sempre con noi, non esser mai soli, sentir la sua forza, la sua potenza, veder gli effetti straordinari che opera, come nelle nostre giornate, quando lo abbiamo con noi! Gesù in mezzo! Ecco il Dio vicino, sceso dal Cielo per stare fra gli uomini. Quanto ci vuol bene! Lo sapessero quelli che soffrono o sono disperati di solitudine e di mancanza d'affetto. Ma noi colla nostra vita e le nostre parole lo riveleremo loro.

GESÙ NEL FRATELLO

Gesù in mezzo lo possiamo aver sempre fra noi ma... c'è un ma: Lui è in mezzo a noi se troviamo un amico che vuole tenerlo fra noi e spesso noi sappiamo che siamo soli nella nostra scuola, ad esempio, senza nessuno che condivida il nostro Ideale. Ci abbandona allora Gesù? Oh no! Egli è ancora vicino a noi e si nasconde dietro ogni uomo che incontriamo. Egli infatti ritiene fatto a sé quanto facciamo ai nostri fratelli. E amandoli, l'amore cresce nel nostro cuore proprio come avessimo amato Gesù. Caterina, un'autentica gen del 1300, un giorno vide un povero e, non avendo nulla da dargli, strappò dal suo rosario la crocetta e gliela diede. Alla notte ebbe una visione: Gesù veniva e le mostrava una croce tutta decorata da pietre preziose. "La riconosci?", disse Gesù a Caterina. "No" rispose la santa. "E' quella che mi hai dato ieri in quel povero. Così la vedrai al giudizio universale". Quelle pietre preziose erano evidentemente l'amore con cui Caterina aveva accompagnato il dono della crocetta del suo rosario al povero. Gesù dunque nel fratello. E questo amore al fratello lo possiamo donare a piene mani quasi tutto il giorno perché sono tanti i fratelli che incontriamo.

GESÙ NEL VANGELO

Ma ci sono momenti in cui si è soli: sul treno, a letto prima d'addormentarsi, a casa nella propria stanzetta. Dio ha pensato anche a quei momenti. Un gen, un vero gen, tiene il Vangelino in tasca. E' un libretto che non porta parole come le altre, ma parole che donano qualcosa: sono spirito e vita. Se tu le leggi e le vivi, ti trasformi: pian piano non sei più tu a vivere ma Gesù in te col suo modo di pensare, di amare. La Parola di Dio è un'altra presenza di Dio e sin dai primi secoli del cristianesimo, i fedeli si cibavano del Corpo di Cristo, dell'Eucaristia e della Parola di Dio, come ora nella messa c'è la Parola di Dio nell'Epistola e nel Vangelo e c'è la Comunione.

GESÙ IN NOI

E se il Vangelo non l'abbiamo con noi, se ci succede che vada perduto, come fa Dio a comunicarsi con noi?

Caterina un giorno passava una prova e chiedeva al Signore perché l'avesse abbandonata e si sentisse così sola. Sapete, gen, cosa si sente dire da Gesù? "Io sono nel centro del tuo cuore". Ecco dove è ancora Gesù. Nel cuore di ogni gen in grazia di Dio, colla fiammella accesa. I1 cuore non si può perdere, lo portiamo con noi. E Dio, l'Amore, la SS. Trinità, è venuta a prender dimora in esso. Quando vi sentite soli sappiate che non lo siete, raccoglietevi un po' e dite a Gesù: grazie che sei con me, ti voglio bene e voglio esser un gen tutto d'un pezzo.

Quante presenze di Gesù, vero gen? Nell'Eucaristia, fra noi, nel fratello, t nella Parola di Dio, in noi.


GESÙ NELLA GERARCHIA

E ce n'è ancora una, ultima ma importantissima. Gesù è nei nostri vescovi e nel Papa. Gesù ha detto: "Chi ascolta voi, ascolta me". Dunque c'è Lui. Un gen ascolta la Chiesa, coloro che sono succeduti agli apostoli. Caterina chiamava il Papa: il dolce Cristo in terra.

Ho finito. Cari gen, ora sapete dov'è Dio, dov'è il suo amore. Fate tutta la vostra parte per essere dei ragazzi di Dio. Non vi sfugga un'occasione ed insegnate a tutti dove va trovato o cercato. Sarà il più grande servizio all/umanità e la nostra rivoluzione farà passi da gigante.