LA RICETTA
13 maggio 2007
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace”(Gv. 14,27)
La pace nel mondo è molto instabile. È fatta da fragili equilibri di potere,
dall’incapacità di reagire. Di rado è rispetto della dignità dell’altro.
Contiene l’inquietudine e la paura che la pace possa venir meno.
Gesù ci offre un’altra pace basata su una relazione intensa e una grande
famigliarità con Lui che ci sazia e che ci permette di stravolgere gli abituali
equilibri di potere per farli diventare equilibri di amore.
Il cristiano gode della intimità permanente del Padre e del Figlio e della
presenza attiva del Consolatore.
Non siamo soli, siamo amati: questa è la nostra forza.
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Proviamo a cambiare il nostro modo “fare pace”:
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Occorre partire dalla coscienza di "essere amati" da Gesù,
dal Padre nello Spirito Santo
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Cogliere la possibilità di dilatare in modo gratuito il nostro cuore
e guardare in modo diverso l’altro.
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Per coinvolgere nella reciprocità dell’amore l’altra persona,
l’altra nazione, l’altra cultura, l’altro …
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