08/12/2002 –2a AVVENTO

Is 40,1-5.9-11 / 2 Pt 3,8-14 / Mc 1,1-8

 

Eccomi, sono la serva del Signore ( Lc 1,38)

 

Queste parole segnano l’inizio della divina avventura di Maria. L’Angelo le ha appena svelato il progetto di Dio su di lei: essere la madre del Messia. Prima di dare il suo assenso Ella ha voluto sincerarsi che quella fosse veramente la volontà di Dio ed una volta compreso che questo era quanto Lui voleva non ha esitato un momento ad aderirvi pienamente. Da allora Maria ha continuato ad abbandonarsi completamente al volere di Dio, anche nei momenti più dolorosi e tragici.

Perché ha compiuto non la sua ma la volontà di Dio, perché si è fidata pienamente di quanto Dio le chiedeva, tutte le generazioni la dicono beata (Lc 1,48) ed Ella si è realizzata pienamente fino a diventare la Donna per eccellenza.

È proprio questo, infatti, il frutto del compiere la volontà di Dio: realizzare la nostra personalità, acquistare la nostra piena libertà, raggiungere il nostro vero essere. Dio, infatti, ci ha pensati da sempre, ci ha amati da tutta l’eternità; da sempre abbiamo un posto nel suo cuore. Anche a noi, come a Maria, Dio vuole svelare quanto ha pensato su ciascuno di noi, vuol farci conoscere la nostra vera identità. “Vuoi che io faccia di te e della tua vita un capolavoro? - sembra dirci - Segui la strada che ti indico e diverrai chi da sempre sei nel mio cuore”.

Ma, perché il disegno di Dio si compia in pienezza Dio chiede il mio, il tuo assenso, come lo ha chiesto a Maria.

Certamente la sua volontà non ci è sempre chiara. Come Maria anche noi dovremo domandare luce per capire quello che Dio vuole. Occorre ascoltare bene la sua voce dentro di noi, in piena sincerità, consigliandoci se occorre con chi può aiutarci. Ma una volta compresa la sua volontà subito vogliamo dirgli di sì. Se, infatti, abbiamo capito che la sua volontà è quanto di più grande e di più bello possa esserci nella nostra vita, non ci rassegneremo a dover fare la volontà di Dio, ma saremo contenti di poter fare la volontà di Dio, di poter seguire il suo progetto, così che avvenga quello che Lui ha pensato per noi. È il meglio che possiamo fare, la cosa più intelligente.

Le parole di Maria “Eccomi, sono la serva del Signore” sono dunque la nostra risposta d’amore all’amore di Dio. Esse ci mantengono sempre rivolti a Lui, in ascolto, in obbedienza, con l’unico desiderio di compiere il suo volere per essere come Lui ci vuole.

Nulla, lo dobbiamo credere, succede a caso. Nessun avvenimento gioioso, indifferente o doloroso, nessun incontro, nessuna situazione di famiglia, di lavoro, di scuola, nessuna condizione di salute fisica o morale è senza senso. Ma ogni cosa - avvenimenti, situazioni, persone - è portatrice di un messaggio da parte di Dio, ogni cosa contribuisce al compimento del disegno di Dio, che scopriremo a poco a poco, giorno per giorno, facendo come Maria, la volontà di Dio.

stralci da un commento di Chiara Lubich

 

Ho sulla scrivania dello studio due immagini molto belle, con didascalie di pari grado: la SS. Trinità del Giubileo (“Alle spalle e di fronte mi circondi” Salmo 139) e la Madonna (“Maria, madre di tenerezza e di misericordia, sei immagine e segno della nuova creazione”).

A queste icone attingo per la mia preghiera quotidiana. In particolare prego il Signore di aiutarmi nella crescita spirituale, per poterlo testimoniare nella mia vita di giovane, in un mondo che cambia, secondo il disegno che Egli ha disposto per me.

A Maria, che seppe riconoscere la volontà di Dio in  lei, che l’accolse con gioia, che con coraggio la portò a compimento, chiedo la sua presenza ed il suo amore per ben compiere i passi che portano alla realizzazione del progetto di Dio su di me.

Sono certo così di “contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi”, nell’attesa del Paradiso.

Francesco