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dicembre 2006 - SANTA FAMIGLIA
1Sam 1,20-22.24-28 /
1Gv 3,1-2.21-24 / Lc 2,41-52
Beato chi trova in te la sua forza
e
decide nel suo cuore il santo viaggio (Sal 83,6)
Niente di meglio che la fine di un anno e uno nuovo che comincia per
ricordarci che la vita è un viaggio. Anzi, un “santo viaggio”, perché la
nostra meta non è la “morte”, ma l’”incontro” con Dio in una nuova Vita a cui
tutti siamo destinati, chiamati da Lui.
Perché allora non fare dell’unica
vita che abbiamo, un viaggio, un viaggio santo, perché Santo è colui che ci
attende?
Sì, tutti siamo chiamati a divenire
santi secondo il cuore di Dio; quel Dio che ci ama uno per uno di amore immenso
e ha sognato per noi un traguardo preciso da raggiungere.
Come incamminarci o rincamminarci
seriamente nel santo viaggio? Non è difficile scoprirlo: fare non la nostra
volontà, ma la volontà di Dio; seguirla nel momento presente della vita
consapevoli che per ogni azione c’è una grazia speciale che l’accompagna.
Se la vita è un “santo viaggio”
dobbiamo progredire ogni giorno: “Oggi meglio di ieri” ripetiamoci ogni
tanto...
E se ci fermiamo o retrocediamo? In
questi momenti la parola d’ordine è “ricominciare”. Ricominciare
mettendo nella misericordia di Dio il passato con i suoi sbagli, i suoi
peccati. Ricominciare ponendo tutta la nostra fiducia nella grazia di Dio più
che nelle nostre capacità. Il salmo non ci dice che troviamo in Lui la nostra
forza?
Soprattutto camminiamo insieme,
uniti nell’amore, aiutandoci gli uni gli altri. Il Santo sarà in mezzo a noi e
Lui si farà nostra “Via”.
Enzo Fondi ha 22 anni quando a Roma, nel 1951, decide di impegnarsi
interamente per Dio nel nascente Movimento dei Focolari. Dopo la laurea in
medicina e chirurgia lo troviamo a lavorare come medico in un ospedale di Lipsia,
e testimoniare, anche al di là della “cortina di ferro”, l’amore evangelico. E’
ordinato sacerdote. Passa negli Stati Uniti per portare lo stesso messaggio.
Negli ultimi anni l’impegno nel
dialogo interreligioso, che il Movimento attua, lo porta in luoghi e ad impegni
diversi, ma sempre unico il progetto: seguire Dio nella sua volontà. Completa
il “santo viaggio” la sera dell’ultimo
dell’anno 2001; viene trovato davanti al computer, al lavoro, col capo poggiato
sul tavolo, il volto sereno senz’ombra di dolore. Più che morto sembra passato
dolcemente da una “stanza” all’altra.
Quindici giorni prima della morte
aveva scritto: “Le ultime volontà, il testamento. Per me, è l’ultima volontà di
Dio quella che Lui vuole da me adesso. Non ce n’è un’altra. Lasciare fatta in
perfezione l’ultima volontà di Dio, qualunque essa sia, quella è la mia ultima
volontà. Non so quale sarà poi veramente l’ultima volontà di Dio che farò nella
vita. Una cosa però so: che, come per quella di questo attimo, avrò la grazia
attuale che mi aiuta a farla tanto in quanto mi sarò esercitato nello sfruttare
questa grazia vivendo bene il presente.”
C. L.