30 aprile 2006 - 3a di Pasqua

At 3,13-15.17-19 / 1Gv 2,1-5a / Lc 24,35-48

 

Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!

(Lc 24,39)

 

Nel Vangelo di Luca a queste parole di Gesù fanno seguito le altre: “Toccatemi e guardate, un fantasma non ha carne ed ossa come io ho”. Scrivendo per il mondo greco che considerava un’assurdità la risurrezione della carne, Luca insiste sulla realtà fisica di Gesù Risorto.

Ma cosa opera il Crocifisso-Risorto oggi nella sua comunità? Rinnova e unifica gli uomini e tutta la creazione in un rapporto nuovo di armonia e amore divino.

Gesù realizza in pieno così il progetto del Padre di “ricapitolare in Sé” tutte le cose, quelle del cielo e quelle della terra. Sarà Lui fra noi e mediante noi a trasformare l’umanità da una valle di lacrime in un giardino di Dio.

 

UN RAPPORTO NUOVO

Durante i giorni che precedevano la Pasqua, ci siamo chiesti come coinvolgere i nostri bambini che sono ancora piccoli. Volevamo narrare loro gli avvenimenti della Settimana Santa e della Passione, per mettere nei loro cuori i semi della fede. Ma non hanno dimostrato nessun interesse e la risposta era: “Lo sappiamo già, ce l’avete già raccontato...”.

Il Sabato Santo ci siamo rassegnati e abbiamo capito che dovevamo perdere i nostri progetti, ed essere pronti a far ciò che avrebbero desiderato fare. Abbiamo trascorso tutto il giorno a costruire insieme a loro una casetta in giardino. La sera uno dei ragazzi ci ha detto: “È stato il giorno più bello della mia vita! Adesso raccontateci di Gesù e della Pasqua!”. Così abbiamo fatto, mentre loro ascoltavano con grande attenzione e partecipazione.

M.H.P., Germania