28 luglio 2002 – 17ª domenica t. o.

1 Re 3,5.7-12 / Rm 8,28-30 / Mt 13,44-52

 

VENDI CIÒ CHE HAI E COMPRA QUEL CAMPO

Mt 13,44

 

Il tesoro evoca nella nostra immaginazione qualcosa di favoloso e di valore inestimabile, a cui vale la pena di sacrificare tutto con prontezza e con abilità. È l’affare della vita, perché è la scoperta di un tutto capace di riempire l’esistenza. E, quando lo scopre, uno è posto dinanzi ad una scelta precisa, radicale. Non si tratta di disprezzare il resto, occorre semplicemente relativizzarlo, ridimensionarlo. Perché il sacrificio non è fine a se stesso, ma sfocia nella gioia del possesso. Per ottenere il campo c’è da vendere tutto: non viene buttato via, ma investito per acquistare ciò che vale di più. Il cristiano è uno che in Gesù ha trovato la salvezza, la gioia, la pienezza della vita.

Questa Parola è un invito a guardare dentro al nostro cuore per vedere qual è la cosa più preziosa per la quale vale la pena di vivere, e per avere la quale conviene vendere tutto il resto.

I verbi sono tutti al presente: ogni decisione si compie qui ed ora. “Tu lo sai, Signore, che per amarti non ho che adesso”, diceva santa Teresa di Gesù Bambino. Il momento presente è il miglior amico che posso donarmi. Un giorno alla volta. È oggi che si comincia, avendo un pensiero positivo, una parola gentile, un gesto di simpatia e di amicizia, che vestono bene il momento presente. E investono per l’eternità.