24 agosto 2003
– 21ª t.o.
Gs
24,1-2a.15-17.18b / Ef 5,21-32 / Gv 6,60-69
Signore, tu
hai parole di vita eterna!
(Gv 6,68)
Si conclude con questa domenica il discorso di Gesù
sul pane di vita: ma le sue parole delusero e scandalizzarono, tanto che la
maggior parte degli ascoltatori se ne volle andare. La defezione e lo scandalo
danno origine alla sfida che Gesù lancia ai Dodici: “Forse anche voi volete
andarvene?”. Pietro, a nome dei Dodici, riafferma la sua adesione a Gesù, con
l’affermazione: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”. Pietro
ama veramente Gesù e le sue parole, anche se non le comprende appieno. Sente
che le sue parole portano vita: se le accogli nel cuore e le metti in pratica
trasformano l’esistenza quotidiana e la rendono piena, bella, affascinante.
Accogliere la parola e realizzarla fa vedere
intensamente e trascinare dietro di sé altre persone. E non è necessario aver
capito tutto prima di intraprendere il cammino: basta essere uniti a Gesù e in
ascolto delle sue parole. Poi lo Spirito Santo renderà sempre più solida e più
chiara la comprensione perché è lui che ci guida alla verità tutta intera.