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luglio 2005 - 17a domenica t. ord.
1Re 3,5.7-12 / Rm 8,28-30 / Mt 13,44-52
Il
regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto
(Mt 13,44)
Certamente ci è capitata l’occasione di partecipare
ad una «caccia al tesoro». È un gioco frequente e, se ben preparato, entusiasmante,
coinvolgente. Gesù usa questa immagine, insieme ad altre, per presentarsi: è Lui il tesoro nascosto. Ora per noi
occorre «trovarlo». Lo troviamo se Lo cerchiamo. Ma non basta cercare o
trovare: occorre decidere. Chi vuol
star seduto su due sedie, sta male. Il motivo della decisione è la «gioia», la
passione per il tesoro. Cristiano è colui che centra la propria vita su di Lui,
tesoro nascosto. Ognuno è responsabile di vivere quotidianamente alla luce di
questo amore. Anche perché, come dice la pagina del vangelo di questa domenica,
il cristiano è chiamato a trasmettere questo tesoro, antico e sempre nuovo,
sempre fresco.
È bello pensare che ognuno
di noi ha nel cuore la luce di un desiderio, una promessa di felicità. Lo
sappia o no, è alla ricerca del tesoro nascosto. Questo tesoro, ci dice la
Parola di Dio, è la Sapienza, è
Gesù, la Sapienza del Padre. È Lui il tesoro nascosto nel campo del mondo,
della nostra storia, del nostro cuore. Scoprirlo è l’avventura più stupenda
della vita. La scoperta talvolta è fortuita: è dono gratuito e sorprendente.
Altre volte è frutto di una ricerca, che dà senso alla vita. «Il nostro cuore è inquieto, finché non
riposa in te, Signore», diceva sant’Agostino.