24 luglio 2005 - 17a domenica t. ord.

1Re 3,5.7-12 / Rm 8,28-30 / Mt 13,44-52

 

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto

(Mt 13,44)

 

Certamente ci è capitata l’occasione di partecipare ad una «caccia al tesoro». È un gioco frequente e, se ben preparato, entusiasmante, coinvolgente. Gesù usa questa immagine, insieme ad altre, per presentarsi: è Lui il tesoro nascosto. Ora per noi occorre «trovarlo». Lo troviamo se Lo cerchiamo. Ma non basta cercare o trovare: occorre decidere. Chi vuol star seduto su due sedie, sta male. Il motivo della decisione è la «gioia», la passione per il tesoro. Cristiano è colui che centra la propria vita su di Lui, tesoro nascosto. Ognuno è responsabile di vivere quotidianamente alla luce di questo amore. Anche perché, come dice la pagina del vangelo di questa domenica, il cristiano è chiamato a trasmettere questo tesoro, antico e sempre nuovo, sempre fresco.

È bello pensare che ognuno di noi ha nel cuore la luce di un desiderio, una promessa di felicità. Lo sappia o no, è alla ricerca del tesoro nascosto. Questo tesoro, ci dice la Parola di Dio, è la Sapienza, è Gesù, la Sapienza del Padre. È Lui il tesoro nascosto nel campo del mondo, della nostra storia, del nostro cuore. Scoprirlo è l’avventura più stupenda della vita. La scoperta talvolta è fortuita: è dono gratuito e sorprendente. Altre volte è frutto di una ricerca, che dà senso alla vita. «Il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in te, Signore», diceva sant’Agostino.