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luglio 2006 - 15a domenica t. ord.
Am 7,12-15 / Ef 1,3-14 / Mc 6,7-13
Gesù incominciò a
mandarli a due a due
(Mc 5,34)
Gesù invia in missione i suoi
apostoli. Dà loro alcune indicazioni: oltre al bastone non dovranno prendere
nulla per il viaggio né pane né bisaccia né denaro nella borsa ma, calzati i
sandali, accontentarsi di una sola tunica. Andranno a due a due, quasi a
dire che il primo annuncio di Dio, che è amore, è la loro stessa vita:
inizio di comunità, manifestazione visibile di amicizia.
A due a due perché si è capaci di
relazioni positive, che non nascono solo da affinità o
da simpatie naturali, ma dal dono della chiamata. È il loro amore reciproco
che diventa la prima “predica”. Matteo dirà “dove due
o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Nell’amore reciproco
gli apostoli sperimentano la presenza viva del loro
Maestro che attraverso la loro testimonianza continua la sua missione.