14
agosto 2005 - 20a domenica t. ord.
Is 56,1.6-7 /
Rm 11,13-15.20-32 / Mt 15,21-28
15 agosto 2005 - ASSUNZIONE DI MARIA
Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab / 1Cor 15,20-26 / Lc 1,39-56
Dio ha
innalzato gli umili
(Lc 1,52
)
Oggi celebriamo una delle feste più belle e più
grandi di Maria: la sua glorificazione
in corpo e anima in cielo. La Chiesa offre al nostro ascolto e al nostro
cuore la bellissima preghiera del Magnificat.
È un cantico di lode di chi ha sperimentato e riconosciuto l’azione di Dio in
suo favore. È un canto che prorompe dal cuore riconoscente di chi ha accolto il
suo Signore. Maria passa in rassegna i doni di Dio e ne elenca sette. Sette
azioni di Dio che raddrizzano le deviazioni dell’uomo.
Come Dio libera il perduto,
così disperde l’orgoglioso, cioè colui che non fidandosi di Dio fa da dio a se
stesso. Così il superbo, trovandosi perduto, può diventare umile ed essere
salvato. E Dio innalza l’umile. L’umiltà è riconoscere che quello che si è e si
ha è dono. Per questo l’umile è capace di aprire le mani per accogliere tutto
da Dio e diventare a sua volta dono a Dio e ai fratelli. Come ha fatto Maria. O come diceva la beata Madre Teresa: «Dare il meglio di sé e fare qualcosa di
bello». Con ogni persona e in ogni momento.