13 agosto 2006 - 19a domenica t. ord.

1Re 19,4-8 / Ef 4,30 - 5,2 / Gv 6,41-51

 

Siate benevoli gli uni verso gli altri e misericordiosi

(Ef 4,32)

 

Noi, uomini e donne, non camminiamo isolati, ciascuno per la sua via, verso la risurrezione, ma viaggiamo in carovana. Siamo legati gli uni agli altri. Proprio per questo il nostro comportamento deve essere guidato dalla verità e dalla carità sia a livello interpersonale nella Chiesa, sia a livello individuale nel rapporto con ogni persona, anche con il non credente, l’appartenente ad altra religione e con chi ha convinzioni diverse.

San Paolo nel rivolgersi alla comunità cristiana da lui fondata, non usa un linguaggio astratto e diplomatico, non fa pie raccomandazioni, ma usando il linguaggio della strada, della vita quotidiana, esorta i cristiani a camminare in maniera degna della vocazione ricevuta. Per Paolo l’ispirazione e il modello di questo comportamento vengono dallo Spirito Santo e dall’agire di Dio in Cristo. Essere benevoli: non solo volere bene al prossimo, ma volere il suo bene, come fa Dio con ciascuno di noi. E sappiamo che talvolta il bene comincia da un “no”. Essere misericordiosi come Lui, capaci di dare agli altri non solo cose, ma il proprio cuore, che significa tutto sé stessi.