11 maggio 2003 – 4ª di Pasqua

At 4,8-12 / 1Gv 3,1-2 / Gv 10,11-18
Io offro la vita per le pecore

(Gv 10,15)

Il vangelo di oggi ci presenta Gesù Buon Pastore.

È un’immagine molto bella che esprime l’amore di Dio per gli uomini: “Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per esser chiamati figli di Dio e lo siamo realmente!”.

La Parola ripetuta più volte nel brano evangelico di oggi: “Io offro la vita per le pecore”, sottolinea l’amore universale di Gesù per tutti gli uomini, come pure il sogno fatto preghiera di Gesù: “che tutti siano uno, perché il mondo creda”.

Oggi si celebra la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione.

Siamo invitati a pregare il padrone della messe perché mandi operai”. 

E poi fare la nostra parte, per essere strumenti di unità, offrendo anche noi la nostra vita, sull’esempio di Gesù.

Iniziamo ciascuno dalle piccole cose a fare come Gesù, ad accoglierci, ascoltarci, perdonarci, aiutarci.

 

La giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, mi fa sempre sgorgare dal cuore un canto di gioia e di ringraziamento al Signore perché, nella sua immensa bontà mi ha chiamata ad essere “Sua” con una vocazione meravigliosa. Dando uno sguardo al passato, è stupendo vedere l’azione di Dio nella mia vita. Ero ragazzina quando sentii per la prima volta che il Signore mi chiedeva di fare della mia vita un dono a Lui e ai fratelli, ma allontani il pensiero perché, col mio carattere allegro, esuberante, volitivo, ero “attaccata” alla mia libertà e… avevo paura di perderla.

Accettai l’amore semplice e pulito di un giovane e mi fidanzai. Non ero però tranquilla: il Signore continuava a bussare al mio cuore… Furono mesi di ansia, di sofferenza, di lotta, di pianti. Alla fine, con l’aiuto di un sacerdote, la decisione: “Signore sarò tua per sempre! Aiutami a fare la tua volontà”. Tornò la calma e mi sentii serena.

A 22 anni lasciai la casa, la famiglia, il lavoro, le amicizie, partii… e venne il giorno atteso della mia Consacrazione. Ero felice; mi sembrava di essere un’altra persona, tanto era grande il passo che il Signore mi concedeva di fare. Mi sentivo avvolta nel Suo amore, nella sua volontà. Egli mi aveva scelta, amata, voluta: ero “Sua”; nulla più mi avrebbe separato da Lui. Tutto era meraviglioso… Tutto è meraviglioso perché il Signore “è fedele al suo patto” e non si lascia battere in generosità.

Certo non sarei sincera se dicessi che questi lunghi anni sono trascorsi nella più serena tranquillità. Il Signore conduce per mano e fa attraversare luoghi aridi, cammini scoscesi, lunghe gallerie buie. A volte si nasconde, proprio come fa una mamma col suo bimbo… si nasconde per essere cercato… ma non abbandona mai. Dà oltre ogni misura… Si avvera la promessa del “centuplo”.

Il mondo forse non capisce l’intensità della nostra felicità; ma io vorrei poter gridare a tutti che la vita è una cosa meravigliosa, e non ci può essere nulla di più bello che farne un dono a Dio e ai fratelli, farne un canto di lode per il Creatore.

Sr. Mariuccia della Comunità F.A.C.E.S.