10 Dicembre 2000 - 2a di AVVENTO

Bar 5,1-9 / Fil 1,4-6.8-11 / Lc 3,1-6

 

LA VOSTRA CARITÀ SI ARRICCHISCA SEMPRE PIÙ (Fil 1,9)

 

L’Immacolata ci indica sempre il traguardo ed insieme il cammino del nostro dover essere. È un cammino tracciato da Dio, ma che richiede la nostra collaborazione. “Fuoco sono venuto a portare sulla terra...”. È il fuoco dell’amore di Dio, il fuoco dello Spirito Santo, ma il suo accendersi e divampare nei vari punti della terra dipende dall’uomo, da ogni uomo. In questa prospettiva S. Paolo raccomanda: “la vostra carità si arricchisca sempre più...”. Il cristiano è chiamato ad alimentare in se stesso e a comunicare agli altri il fuoco dell’amore vicendevole e verso tutti. Un legno arde meglio se invece di essere solo è incrociato con altri. L’amore, se vicendevole, supera le difficoltà che potrebbero spegnerlo: i sentieri tortuosi, i luoghi impervi, i burroni, ecc. È questo amore che porta i missionari a dare la vita perché il Vangelo giunga a tutti; è questo amore che porta i giovani ad essere martiri fedeli a Cristo nelle diverse situazioni di vita, a consacrare la loro vita totalmente a Lui e al prossimo; è questo amore che porta i fidanzati a vivere la purezza nell’attesa del matrimonio e gli sposati ad essere fedeli al loro impegno; è questo amore che arricchisce sempre più l’umanità di volontari che si donano perché crescano la vita e la pace.

È bello qui ricordare le parole di S. Caterina che il Papa ha affidato ai giovani durante il loro Giubileo: “Se sarete quelli che dovrete essere, metterete fuoco in tutto il mondo !”.

Gaetano B.

 

Un giorno ho chiesto un pezzo di filo elettrico alla mia guardia, con cui ero diventato amico. Spaventato, mi ha detto: “Ho studiato all’Università della Sicurezza che, se qualcuno vuole un filo elettrico, significa che vuole suicidarsi”. Gli ho spiegato: “I cattolici non commettono il suicidio” - “Ma che cosa fa con un filo elettrico?” - “Vorrei fare una catenella per portare la mia croce”. - “Come può fare una catenella con un filo elettrico? È impossibile!” - “Se mi porta due piccole tenaglie, glielo mostrerò” - “È troppo pericoloso!” - “Ma siamo amici!” Tre giorni dopo mi ha detto: “È difficile rifiutare qualcosa a lei. Domani sera, quando sarò di turno, le porterò un pezzo di filo elettrico. Bisogna finire tutto in quattro ore”.

Facendo in modo che nessuno ci scoprisse, la sera dopo, dalle 7 alle 11, con due piccole tenaglie abbiamo tagliato il filo elettrico in pezzi dalle dimensioni di un fiammifero, li abbiamo forgiati... e la catenella era pronta prima che arrivasse l’altra guardia. Questa croce e questa catenella le porto con me ogni giorno, non perchè siano ricordi della prigione, ma perché indicano una mia convinzione profonda, un costante richiamo per me: solo l’amore cristiano può cambiare i cuori, non le armi, le minacce, i media. È l’amore che prepara le vie all’annuncio del Vangelo. Omnia vincit amor: tutto vince l’amore!

Quando l’amore è vero, suscita in risposta ancora amore. E allora si ama e si è riamati. E si realizza sulla terra il comandamento nuovo di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi” (Gv 15,12).

 

Francois van Thuan, vescovo del Vietnam, 13 anni di prigionia di cui 9 in isolamento.