luglio 2006

 

9 luglio 2006 - 14a domenica t. ord.

Ez 2,2-5 / 2Cor 12,7-10 / Mc 6,1-6

 

Ti basta la mia grazia: la mia potenza si manifesta pienamente

nella debolezza (2Cor 12,9)

 

Paolo, l’apostolo delle genti, aveva fondato la comunità di Corinto. Una comunità cristiana viva e vivace, che ben presto conosce divisioni al suo interno. Paolo smaschera i giochi di potere presenti nella comunità divisa e ribadisce la trasparenza del suo apostolato. Egli sente che il suo servizio di annuncio del Vangelo deve attraversare molte prove. Queste gli vengono non soltanto dall’esterno, ma anche dalla sua persona stessa. Paolo parla di “una spina nella carne”, nella quale egli vede un aiuto di Dio per non insuperbirsi delle rivelazioni ricevute. Per l’allontanamento di questo dolore aveva pregato il Signore, ma gli è stato risposto che egli aveva un aiuto sufficiente nella grazia di Dio: “Ti basta la mia grazia”. Di conseguenza egli non ha di che vantarsi se non delle sue debolezze: e lo fa volentieri, perché in queste si rivela la grandezza di Cristo che dimora in lui. Ecco il paradosso: proprio quando si sente “debole” è allora che si sente “forte”!

“Ti basta la mia grazia”: lavorare come se tutto dipendesse da noi; uniti a Dio come se tutto dipendesse da lui.