7 maggio 2006 - 4a di Pasqua

At 4,8-12 / 1Gv 3,1-2 / Gv 10,11-18

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 Diventeranno un solo gregge e un solo pastore

(Gv 10,16)

 

Il tema dell’unità della famiglia umana si colloca nel cuore del piano di Dio su di essa. Fin dal principio il progetto di Dio è fare dell’umanità una sola famiglia, la sua famiglia.

Gesù attraverso la sua morte in croce, “pane spezzato e sangue versato per voi e per tutti”. ha abbattuto tutti i muri di separazione - fra giudeo e pagano, fra credente e non credente, fra schiavo e libero. tra uomo e donna, tra ricco e povero, tra nord e sud - per fare un popolo nuovo di persone libere che hanno ritrovato in lui la dignità di figli e la gioia di riconoscersi fratelli.

Donando lo Spirito di Amore, che lo unisce con il Padre, Gesù tira fuori ciascuno di noi, ciascun gruppo, ciascun popolo dal suo proprio “ovile” per costruire la famiglia di Dio dove le diversità e le differenze diventano un dono ed una ricchezza degli uni per gli altri. Accogliendo lo Spirito di Amore, anche a noi è donata questa possibilità di un amore senza limiti e senza steccati che ci fa capaci di collaborare con Dio al suo progetto sull’umanità.

 

Johannes è cattolico, io sono evangelica. Un giorno nella parrocchia cattolica è arrivato un parroco nuovo. Ha proposto a tutti di vivere il vangelo nella vita quotidiana. Era un cammino da fare insieme. Abbiamo imparato ad accettarci nella nostra diversità, che sempre di più è risultata un dono reciproco. Facciamo insieme un’esperienza di ecumenismo della vita, perché amando la Chiesa altrui come la propria abbiamo sperimentato anche i tesori dell’altra tradizione.

Johannes ad esempio ha scoperto la semplicità e la bellezza essenziale tipica delle funzioni evangeliche. Quando nostra figlia è stata battezzata nella chiesa cattolica, era presente anche il pastore luterano. Quel giorno è nata un’amicizia fra il pastore e il parroco cattolico. Ora si incontrano mensilmente per dialogare ed ognuno prega per la parrocchia dell’altro.

Nascono così tante iniziative, come preghiere comuni per la pace e un servizio di visita agli ammalati in ospedale. Dai contatti con i cristiani di diverse tradizioni è nato un gruppo che si incontra mensilmente nella nostra casa per scambiarsi esperienze sulla parola di Dio.

Per amore della parrocchia cattolica, Edith aiuta a raccogliere fondi per la Caritas. Bussando per questo a tante porte, ha conosciuto una famiglia musulmana della Tunisia, con la quale si è sviluppata una vera amicizia. Quando nella nostra città è stata aperta una casa per rifugiati politici, abbiamo “adottato” una famiglia musulmana in difficoltà. Piano piano sono nati contatti ed incontri tra cristiani cattolici, evangelici, ortodossi e musulmani della Tunisia, del Libano, della Romania, della Bosnia e del Kosovo, che abitano lì. Insieme abbiamo organizzato una manifestazione per la pace.

E.J.E., Germania