2 ottobre 2005 - 27a domenica t. ord.

Is 5,1-7 / Fil 4,6-9 / Mt 21,33-43

 

Il regno di Dio sarà dato a chi lo farà fruttificare

 (Mt 21,43)

 

La Parola di Dio, in piena sintonia con la stagione della vendemmia che si vive in tante campagne, ci propone un Vangelo tutto incentrato sulla vigna. Attraverso questa immagine, Gesù riassume l’intera storia del popolo di Israele, soprattutto le infedeltà dei capi religiosi.

Ma Dio non rinuncia a raccogliere i frutti tanto attesi. Vale anche per noi questo Vangelo: Dio ci affida qualcosa che è suo, a cui tiene molto! La vigna, che ci dà da coltivare, è anzitutto la nostra vita, con tutti i doni materiali, spirituali, affettivi e creativi che ne conseguono. La vigna può essere anche la nostra famiglia, la nostra comunità cristiana, il cerchio umano in cui lavoriamo o studiamo… Chissà quali meravigliosi progetti Dio ha in cuore per ognuna di queste realtà! Chiediamo di non ostacolare i suoi piani, di non appropriarci dei suoi doni, di saper ringraziare ogni giorno e fare la nostra parte, perché la vigna del Signore possa portare molto frutto.

 

Un giorno una maestra chiese ai suoi alunni di prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensava che quei bambini avessero ben poco da essere grati, vista la loro povertà. Sapeva che tutti avrebbero disegnato panettoni, tavole piene di cibi buoni... perché questo sognavano. Ma fu colpita dal lavoro del piccolo Tino che aveva disegnato in modo infantile una semplice mano. Ma la mano di chi?

I compagni erano stupiti di quel bel disegno e qualcuno disse: «Per me è la mano di Dio che ci porta da mangiare... o quella di un contadino che ci porta polli e patatine fritte!» Mentre i compagni continuavano il lavoro, la maestra si avvicinò a Tino e gli chiese: «Ma di chi è quella mano?» E Tino le rispose: «È la tua maestra». E la maestra si ricordò che ogni sera lo accompagnava a casa.

da «A volte basta un raggio di sole» di B. Ferrero