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ottobre 2005 - 27a domenica t. ord.
Is 5,1-7 / Fil
4,6-9 / Mt 21,33-43
Il
regno di Dio sarà dato a chi lo farà fruttificare
(Mt 21,43)
La Parola di Dio, in piena
sintonia con la stagione della vendemmia che si vive in tante campagne, ci
propone un Vangelo tutto incentrato sulla vigna.
Attraverso questa immagine, Gesù riassume l’intera storia del popolo di
Israele, soprattutto le infedeltà dei capi religiosi.
Ma Dio non rinuncia a
raccogliere i frutti tanto attesi.
Vale anche per noi questo Vangelo: Dio ci affida qualcosa che è suo, a cui
tiene molto! La vigna, che ci dà da coltivare, è anzitutto la nostra vita, con tutti i doni
materiali, spirituali, affettivi e creativi che ne conseguono. La vigna può
essere anche la nostra famiglia, la nostra comunità cristiana, il cerchio
umano in cui lavoriamo o studiamo… Chissà quali meravigliosi progetti Dio ha in
cuore per ognuna di queste realtà! Chiediamo di non ostacolare i suoi piani, di
non appropriarci dei suoi doni, di saper ringraziare ogni giorno e fare la
nostra parte, perché la vigna del Signore possa portare molto frutto.
Un giorno una maestra chiese ai suoi alunni di prima
elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore.
Pensava che quei bambini avessero ben poco da essere grati, vista la loro
povertà. Sapeva che tutti avrebbero disegnato panettoni, tavole piene di cibi
buoni... perché questo sognavano. Ma fu colpita dal lavoro del piccolo Tino che
aveva disegnato in modo infantile una semplice mano. Ma la mano di chi?
I compagni erano stupiti di quel bel disegno e
qualcuno disse: «Per me è la mano di Dio che ci porta da mangiare... o quella
di un contadino che ci porta polli e patatine fritte!» Mentre i compagni
continuavano il lavoro, la maestra si avvicinò a Tino e gli chiese: «Ma di chi
è quella mano?» E Tino le rispose: «È la tua maestra». E la maestra si ricordò
che ogni sera lo accompagnava a casa.
da «A volte basta un raggio
di sole» di B. Ferrero