2 marzo 2003 –
8a domenica t.o.
Os 2,16-17.21-22 / “ Cor 3,1b-6 / Mc 2,18-22
Vino nuovo in
otri nuovi!
(Mc 2,22)
Nelle letture di oggi troviamo un messaggio nuovo e
liberante, pieno di tenerezza, come è quello dell’amore dello sposo per la
sposa: è quello dell’amore che Dio ha per noi, sue creature.
Non è però di facile comprensione, se ci si
accontenta solo di una pratica religiosa, perché ci è stata comandata. Non lo è
stato per i farisei che puntavano unicamente sull’osservanza esteriore della
legge e si scandalizzavano, perché i discepoli di Gesù non facevano il giorno
di digiuno secondo la tradizione. E non lo è neppure oggi per noi.
Come allora capire la novità dell’amore di Dio? Come
far entrare questa autentica novità in vecchi recipienti?
Impossibile! Non si può accogliere la novità del
messaggio di Gesù, se non si abbandonano le vecchie categorie del si è sempre
fatto così e non si entra nello spirito del vangelo, che è lo spirito
dell’amore. “Vino nuovo in otri nuovi”, ci dice Gesù.
Oggi la Chiesa ci chiama tutti all’amore, alla
santità di tutti i giorni: a vivere da contemplativi nell’azione. È questo il
modo di entrare in un rapporto sponsale con Dio e rispondere al suo amore. E
diventare uomini liberi e felici.
Se così faremo, noi cristiani diventeremo quella
lettera di Cristo di cui parla san Paolo: persone che sono in grado di
trasmettere agli altri la novità che hanno scritta nel loro cuore.
Mi sentivo
tremendamente delusa, pensavo che il sogno di voler costruire una bella
famiglia fosse crollato. Inoltre avevamo dei debiti.
Però, a poco a
poco, ho capito che quello che ci mancava non erano i soldi. La gravità della
situazione della mia famiglia era la mancanza di amore. di quell’amore che ci
fa capaci di perdonarci, che ci fa umili per saper ricominciare.
Ho cercato di
cacciare via tutti i giudizi che mi passavano per la testa e ho cominciato a
pagare alcuni conti con il mio stipendio, fin dove mi era possibile. A poco a
poco siamo usciti da quella crisi.
Abbiamo
cominciato ad annotare le nostre spese giorno per giorno ed abbiamo fatto anche
un preventivo mensile. Questo ci ha aiutato a migliorare la comunicazione fra
noi, a stare più attenti alle necessità di ognuno, a evitare spese superflue.
Ci accorgevamo inoltre che l’amore fra noi rinasceva.
Ho capito che
per mio marito non era tanto importante il mio contributo economico, quanto
piuttosto la mia disponibilità a ricominciare sempre e, moltissime volte, era
importante il mio silenzio.
Ora, quando
arrivano momenti difficili costatiamo che sono proprio quelli che servono per
costruire un’unione più profonda tra di
noi.
M. D. I.,
Colombia