1 novembre
2003 – TUTTI I SANTI
Ap 7,2-4.9-14 / 1Gv 3,1-3 / Mt 5,1-12
Esultate,
perché grande è la vostra ricompensa
(Mt 5,12)
Gesù ha da poco iniziato la
vita pubblica: invita alla conversione, annuncia che il regno di Dio è vicino,
cura ogni sorta di malattia e di infermità. Le folle cominciano a seguirlo.
Sale allora su una montagna e rivolgendosi a quanti lo circondano enuncia il
suo programma di vita: è quello che chiamiamo il discorso della montagna.
La novità dell’annuncio di Gesù appare già dalle prime
parole del suo discorso, quando proclama beato
non chi è ricco, potente, influente, ma chi è povero, umile, piccolo, puro di
cuore, chi piange ed è oppresso. È lo sconvolgimento del comune modo di
pensare, specialmente nella nostra società che spesso esalta il consumismo,
l’edonismo, il prestigio... È la “buona novella” portata da Gesù, che dà
speranza agli ultimi, che infonde fiducia nell’amore di Dio che si fa vicino a
chi è nella prova e nel dolore. È un annuncio
di gioia e di salvezza.
stralci da un commento di
Chiara Lubich
Dalla Puglia al Canada, Toronto. Dopo aver frequentato un corso
d’inglese, ero in cerca di un lavoro. Non facendo certo calcolo sulla mia
laurea in legge conseguita in Italia, ero disposto a fare anche il cameriere.
Soprattutto confidavo in Dio: per mettere lui al primo posto, infatti, avevo
lasciato la mia patria.
Normalmente in Canada un immigrato (ma spesso ciò vale anche per un
canadese) deve sottoporsi a molti colloqui di lavoro, oppure passare per tanti
lavori sottopagati e non qualificati prima di trovarne uno soddisfacente. A
Toronto le catene di montaggio delle fabbriche e le cucine dei ristoranti sono
piene di medici, ingegneri ed altri professionisti immigrati dai più vari
paesi. Invece due settimane dopo, inaspettatamente, sono stato convocato per un
colloquio di lavoro dal titolare di uno studio legale. La presenza a Toronto di
circa mezzo milione di italiani rendeva necessario un tale tipo di servizio
professionale, cosa di cui ero totalmente all’oscuro.
Così mi sono trovato dietro la scrivania di un ufficio legale a
disposizione di chi aveva bisogno delle mie conoscenze della legge italiana.
Proprio il lavoro adatto, come piovuto letteralmente dal cielo!
Attilio, Canada (da “I fioretti...”, ed. S.Paolo)