MARIA E LO SPIRITO SANTO

La raffigurazione della Pentecoste, in una tela cinquecentesca di Jacopo da Bassano conservata nella chiesa di Lusiana (VI), mi è familiare oramai da quasi due anni; eppure, quando la consegno insieme alla preghiera di benedizione per le famiglie, colgo ancora la sorpresa di chi, per la prima volta, si pone alla presenza di Maria, attorniata dal gruppo degli Apostoli, mentre lo Spirito scende come lingue di fuoco sui presenti. Il pittore, uomo di fede, ha collocato la Madonna al centro della scena; gli Atti degli Apostoli la tratteggiano proprio così, presenza viva nella Chiesa primitiva che si raccoglieva con lei in preghiera (Atti 1,14). In Lei vediamo chiaramente la figura della comunità cristiana: Maria non è solo presente, ma anche perno di fede e immagine di solidità per tutti i discepoli.

La Chiesa si raduna con Maria e in lei vede se stessa come terreno d’avvento per la presenza di Dio sulla terra. Maria è raccolta nella lettura del Libro sacro: lei è esperta dello Spirito, che l’aveva adombrata nell’Annunciazione; attenta alla Parola del suo Signore che conservava nel suo cuore. Come Maria, la Chiesa è nutrita dalla Parola per sempre, ravvivata da essa: nel tempo del suo pellegrinaggio trova nella Parola di Dio la sorgente per la sua rinnovata Pentecoste.

Anche il Papa, nella sua Lettera sul Rosario, pone al centro la Pentecoste, “che mostra il volto della Chiesa quale famiglia riunita con Maria, ravvivata dall’effusione potente dello Spirito, pronta per la missione evangelizzatrice” (R.V.M. n° 23).

Ogni volta che preghiamo e meditiamo la Scrittura, noi rinnoviamo il prodigio della Pentecoste, non nella sua emozione, ma nei suoi frutti (cfr. Gal 5,22). Anche ai nostri giorni, la Parola vissuta conserva in sé tutta la forza di attrazione e di cambiamento, tipica del soffio dello Spirito che tutta l’attraversa.

Maria, presenza centrale ma discreta nella Pentecoste, dimora dello Spirito Santo, ci aiuti ad essere come Lei, tutti rivestiti dalla Parola di Dio.

Umberto S.