aprile 2004
RESTA QUI CON NOI!
Un
mio amico parroco ha appeso su di una parete del corridoio d’ingresso della sua
abitazione la raffigurazione di un quadro di un autore del ‘600 raffigurante la
Cena di Emmaus. Mi ha sempre colpito il momento in cui il pittore
ha deciso di fermare la scena descritta dall’evangelista Luca, quando Gesù
spezza davanti a loro il pane, “si aprirono gli occhi dei discepoli e lo
riconobbero”. L’artista è riuscito a dipingere
perfettamente sul volto, e soprattutto, negli occhi dei due di Emmaus tutta la
sorpresa e la meraviglia di rivedere Gesù vivo in mezzo a loro.
Ripenso
alle parole di un canto che rispecchia perfettamente questo stato d’animo: “Come fuoco vivo si accende in noi
un’immensa felicità che mai più nessuno ci toglierà perché tu sei ritornato.
Chi potrà tacere, da ora in poi, che sei Tu in cammino con noi, che la morte è
vinta per sempre, che ci hai ridonato la vita?”.
Ripenso
ai momenti in cui, dopo aver vissuto momenti di sconforto e di scoraggiamento,
di dolore e di delusione, alcune parole
del vangelo sono risuonate ai miei orecchi improvvisamente nuove, con la netta sensazione
che fossero la risposta precisa ai miei dubbi e alle mie incertezze.
Ripenso
anche a un’esperienza particolare, fatta con un gruppo di giovani, una sera
d’inverno dopo aver fatto un po’ di strada a piedi: ho letto loro il racconto
dei due discepoli di Emmaus, spezzando il pane e subito si è fatto un gran
silenzio perché i loro occhi si sono aperti!
È
un’esperienza tipicamente pasquale, che possiamo fare tutti noi:
possiamo anche arrivare stanchi, delusi, amareggiati dalle tante situazioni
della vita, ma la celebrazione dell’Eucaristia ci dà sempre una Parola e
un Pane spezzato che aprono gli occhi del nostro cuore, ci aiutano a rileggere la nostra
vita e a riconoscervi la presenza di Gesù. Anche quando non lo vediamo, Lui
cammina al nostro fianco.
Non
ci resta che far nostra l’espressione dei due discepoli: “Resta qui con
noi, il sole scende già: se Tu sei fra noi, la notte non verrà!”.
Buona
Pasqua!
Umberto S.