Flash di vita

Mettere in comune i doni di Dio

Nel Veneto

Alcuni sacerdoti del Movimento dei focolari nel Veneto, dopo aver contattato i sacerdoti di altri Movimenti, li hanno invitati ad un incontro informale in una casa parrocchiale. Questi hanno accettato con entusiasmo: sembrava che tutti stessero aspettando questa occasione ed ognuno ha potuto comunicare cosa ha operato il carisma del proprio Movimento nella sua vita. Non c'era curiosità di conoscere cose nuove, né ostentazione dei propri doni, ma una vera comunione di vita. Durante il pranzo è nata spontaneamente la proposta di fare un altro incontro, allargando l'invito ad altri sacerdoti. Ognuno si è impegnato ad invitare i preti del proprio Movimento. Infatti al secondo incontro sono venuti in venti ed hanno visto il video "Sulle ali dello Spirito", per rivivere insieme la vigilia di Pentecoste ‘98 in piazza San Pietro. Si conferma sempre più la convinzione che i carismi sono a servizio di tutta la Chiesa.

Nel Trentino

Il parroco di Folgaria nel Trentino alla vigilia di Pentecoste ha invitato in canonica i membri dei Movimenti presenti in parrocchia. Sono venute 25 persone di tre Movimenti. Hanno gustato la bellezza di trovarsi assieme nel giorno della festa dello Spirito Santo. Anche loro hanno voluto vedere il video "Sulle ali dello Spirito", seguito da un ricco scambio di esperienze. Il responsabile del Rinnovamento nello Spirito, preso dall'entusiasmo, chiedeva questo tipo di incontro si facesse almeno una volta al mese.

Nel Brasile

José Van Nahmen ed Helio Fronczak, uno è tedesco e l'altro brasiliano, formano un focolare sacerdotale a vita comune e sono responsabili della parrocchia di Benevides nella diocesi di Belém, nel nord del Brasile, dove si trova una delle cittadelle del Movimento dei focolari.

Quest'anno hanno iniziato un'esperienza di comunione fra i Movimenti e i diversi gruppi che operano nella parrocchia. Prima si faceva ogni mese un incontro nel salone parrocchiale sulla Parola di vita per i simpatizzanti del Movimento dei focolari. Ora l’incontro è aperto a tutti gli altri Movimenti e gruppi che lo desiderino. Quando nell'assemblea parrocchiale,è stata fatta questa proposta, tutti si sono trovati d'accordo.

Da allora nell'ultima domenica di ogni mese tutti i Movimenti e gruppi si ritrovano e svolgono questo programma: canti, presentazione di un Movimento o di un gruppo, scambio delle esperienze di Vangelo vissuto nel mese trascorso e meditazione sulla nuova Parola di vita. Conoscere gli altri Movimenti e gruppi ecclesiali ed amare l'altro Movimento come il proprio è un'esperienza gioiosa di vera comunione; così pure il vivere la Parola di Dio, mettendone poi in comune i frutti, è motivo non solo di stima ma di comune edificazione. Dicono che "sperimentano il clima delle prime comunità cristiane".

 

a cura della redazione

Festa dei carismi

Una originale iniziativa è stata promossa nella diocesi di Pontagrossa nel sud del Brasile. Il nuovo vescovo, mons. João Braz de Aviz, nel giorno del suo ingresso ha manifestato pubblicamente la sua gioia per la presenza nella diocesi non solo del clero diocesano e di varie congregazioni religiose, ma anche di tanti Movimenti e Comunità ecclesiali, ed ha espresso il desiderio che si promuovesse una festa per trovarsi tutti insieme e avere così la possibilità di conoscersi gli uni gli altri, apprezzarsi maggiormente e facilitare quindi il lavorare insieme nella diocesi.

Il suggerimento è stato accolto con l'entusiasmo tipico del popolo brasiliano. Quale occasione migliore della Pentecoste per realizzarlo? Non è questa la festa propria dei carismi, che sono appunto frutto dello Spirito Santo?

Durante cinque mesi ben 10 commissioni si sono messe al lavoro per coordinare 40 Ordini e Congregazioni religiose maschili e femminili, 15 Movimenti e Comunità ecclesiali e 20 gruppi, ognuno dei quali porta avanti una determinata linea pastorale in diocesi.

Lo scopo della festa era accogliere l'invito del vescovo e ripetere in diocesi quanto era avvenuto in piazza San Pietro alla vigilia di Pentecoste '98.

Solo il lavoro di preparazione aveva dato frutti insperati di mutua conoscenza e apprezzamento, di donazione reciproca, di comunione fraterna. Per tanti anni si era lavorato nello stesso ambiente e quasi non ci si conosceva, anzi ognuno coltivava il suo campicello senza dare attenzione a quello dell'altro… Ora le commissioni sperimentavano tra l'altro che uniti erano una forza viva e potente di evangelizzazione e la presenza dell'altrui carisma non solo non disturbavama potenziava il proprio.

Quando all'una del pomeriggio della Pentecoste '99 gli appartenenti ai vari carismi si si sono riuniti in un immenso locale all'aperto, erano circa diecimila persone.

In Brasile in questo periodo è autunno e in quella regione il freddo si fa sentire, ma in quel pomeriggio il cielo era azzurro e un sole splendido avvolgeva la moltitudine.

Si è dato inizio alla festa con la presentazione dei vari carismi. Dopo che due animatori hanno spiegato brevemente il senso di cosa essi rappresentano nella Chiesa, ogni gruppo si è presentato ed ha poi posto su uno enorme sfondo un cartello che esprimeva la identità del proprio carisma e il suo inserimento nella Chiesa locale. Sul pannello c'era un titolo: "Festa dei carismi: che tutti siano uno". Ben 35 presentazioni, intervallate da canti e danze.

Dopo una coreografia che manifestava artisticamente l’unità dei più vari carismi, sono state raccontate otto brevi ma bellissime esperienze di vita evangelica: una famiglia di neocatecumenali, la conversione di adulti del Rinnovamento nello Spirito, l’attività apostolica della Legione di Maria che in diocesi è formata da ben 11.000 membri, la vita evangelica di giovani ed adolescenti del Movimento dei focolari, esperienze di un religioso, di una religiosa e di un sacerdote diocesano.

Mentre si svolgeva la festa alcuni aerei dell’aeroclub della città hanno voluto offrire un piccolo spettacolo, sorvolando la folla e lanciando scritte augurali, quasi a significare che la festa era gradita anche in cielo.

È stata la prima volta che la diocesi ha mostrato pubblicamente tutti i tesori che conservava come nascosti nel proprio seno, sconosciuti anche alla maggioranza degli stessi cristiani più ferventi.

Agostinho Rutkoski