La chiesa è comunione

 

Non è una assoluta novità: la chiesa è sempre stata comunione. Così l’ha pensata Gesù quando ha dato come legge del Popolo di Dio il comandamento nuovo; o quando, ad esempio, l’ha dipinta in quel super–divino affresco, che è la preghiera dell’unità, ove afferma che il rapporto dei fedeli con Dio e fra loro deve rispecchiare quello della Santissima Trinità: «Io in loro e Tu in me, perché siano perfetti nell’unità» (Gv 17, 23).

Che la chiesa sia comunione lo ha detto e lo ha ripetuto san Paolo, quando ha parlato della chiesa come di un corpo compatto le cui membra sono legate dall’amore.  «Al di sopra di tutto – sono sue parole – vi sia la carità, che è vincolo della perfezione.  E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo» (Col 3, 14-15).

Ne erano coscienti i primi cristiani, che erano un cuore solo ed un’anima sola sì da arrivare alla piena comunione spirituale e materiale.

Esigevano questa «comunione» i Padri della chiesa. Cipriano, ad esempio, affermava: «Cristo (... ) ci ha prescritto di essere d’un solo cuore e di un’anima sola, ci ha raccomandato di conservare integri e inviolati i legami dell’amore e della carità... chi non ha la carità, non ha Dio».

Diceva Agostino: «Come dai singoli chicchi, raccolti insieme e per così dire mescolati fra loro nell’impasto, si forma un pane, così mediante l’armonia dell’amore si forma un corpo di Cristo». E menzionando l’Eucaristia, che è vincolo d’unità, Cirillo di Alessandria affermava: «Tutti noi siamo, dunque, un solo essere nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Un solo essere per la nostra comunione con la carne santa di Cristo. Divisi in qualche modo in personalità ben distinte, siamo fusi in un solo corpo nel Cristo...».

Così pure il magistero della Chiesa ha spesso invitato a questa comunione.  In modo tutto speciale poi il Vaticano II: «L’ecclesiologia di comunione – dice la Christifideles laici – è l’idea centrale e fondamentale nei documenti del Concilio» (n. 19).

Nell’enciclica Ut unum sint, a carattere ecumenico, Giovanni Paolo II insegna: «Credere in Cristo significa volere l’unità; volere l’unità significa volere la chiesa; volere la chiesa significa volere la comunione» (n. 9).

E ancora il Papa in un suo discorso precisa: «Dio è comunione; è comunione perché è amore, ed essendo amore non può non essere comunione.  Noi portiamo nelle nostre radici questa realtà di Dio che è “comunione” (...). Così nasce la chiesa (...). Così nasce anche la chiesa in ogni parrocchia».

 

Chiara Lubich

 

In: A. RAGGIO (ed.), Comunità parrochiale. Un cammino di comunione, Roma 1997, p. 11–13.