Preti in un mondo che cambia

Incontri su tematiche attuali del ministero

e dell’evangelizzazione

 

                                                                                             

Il 16 e 17 marzo si è svolto a Castellamare di Stabia, vicino Napoli, un convegno sacerdotale sul tema «Evangelizzare con la carità - La Chiesa di fronte alle antiche e nuove povertà».

La presenza di sei vescovi e 160 tra sacerdoti diocesani, religiosi, diaconi permanenti e seminaristi, più un pastore evangelico, provenienti dalla Campania, Basilicata, Molise e Puglia, manifestava l'interesse suscitato e la continuità del dialogo cominciato negli anni precedenti (infatti si trattava del 3° incontro di questo tipo).

Tra le relazioni spiccavano quelle di A. Giordano, docente di filosofia, su «Divisioni, emarginazioni, povertà: una lettura a partire dall'evento pasquale» e della sociologa brasiliana Vera Araujo su «Solidarietà e comunione nella dottrina sociale della Chiesa».

È venuta molto in rilievo l'«economia di comunione» e la promozione di una «cultura del dare» (alternativa a quella dell'«avere»), iniziativa nata da Chiara Lubich nell'alveo del Movimento dei focolari. Proposta in un primo momento come valida e stimolante esperienza, è diventata il punto focale di tutto il Convegno. A punto tale che il Delegato regionale della Caritas della Campania, presente all'incontro, avendo intravista la novità di una tale proposta e la sua possibile incidenza nelle situazioni locali, ha suggerito che una tale realtà non rimanga nell'ambito del Movimento ma sia portata alla Chiesa, magari attraverso un Convegno aperto a tutti.

I partecipanti hanno lavorato in sette diversi «laboratori pastorali» dedicati a diverse tematiche: dottrina sociale della Chiesa; Vangelo della carità e impegno sociale e politico; Chiesa italiana e problemi del Mezzogiorno; economia di comunione; enciclica «Centesimus annus»; presenza responsabile dei cristiani nel sociale e nel politico; identità del prete in un mondo che cambia (con presentazione della lettera ai sacerdoti dei vescovi tedeschi e dei vescovi italiani).

Una serata ricreativa, tenuta da decine di sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo venuti dalla Scuola di vita per sacerdoti di Loppiano, ha fatto sperimentare nel vivo la comunione anche tra le culture.

Alla fine si son tirate alcune conclusioni comuni, per rimanere nell'impegno «morale» di essere costruttori nei rispettivi presbitéri e nella pastorale, delle realtà evangeliche testimoniate e vissute insieme in quei giorni.

Per concretizzare tale impegno fino al convegno dell'anno prossimo ed approfondire la fraternità costruita, sono sorte delle iniziative concrete: un foglio di collegamento, la realizzazione di piccole attività che esprimano la «cultura del dare» e nelle diocesi dove sia possibile, incontri per crescere nella comunione tra i sacerdoti e, per rafforzarla nelle varie realtà delle Chiese locali.

Sono stati già pubblicati gli atti dei due Convegni precedenti ed è avviata l'edizione degli atti di quest'ultimo.

Ormai sta diventando una «tradizione» questo tipo di Convegni, che costituiscono un servizio nell'affrontare dalla prospettiva della spiritualità dell'unità le problematiche sacerdotali e pastorali. Infatti giornate analoghe sono state realizzate ad Assisi, a Milano, ad Ottmaring in Germania, ed altre sono previste.

 

E. C.