Verso il Sinodo

Sulla vita consacrata

 

Presentati i «Lineamenta»

 

 

                                                                                                                                            

Il 20 novembre sono stati presentati nella sala stampa vaticana i «Lineamenta», primo passo verso la realizzazione del Sinodo dei vescovi dell'autunno '94, il quale dopo quelli sui laici e sulla formazione dei sacerdoti completerà la trilogia vocazionale nella Chiesa: laici-sacerdoti-religiosi. Si testimonierà così che in un'ecclesiologia di comunione e di missione, le vocazioni ed i carismi si illuminano e si completano nella reciprocità dell'unico disegno di Dio.

Il triplice soggetto implicato nel tema del Sinodo - vita consacrata, Chiesa, mondo - appare in maniera costante nei «Lineamenta». Il tutto visto alla luce dell'ecclesiologia di comunione riaffermata nei Sinodi dell'85, dell'87 e del '90 ed in vista della nuova evangelizzazione.

L'impianto del documento ha una sua logica consequenziale. Dopo un'ampia Introduzione che precisa la motivazione e l'opportunità di un Sinodo sulla vita consacrata, si snoda in tre parti che presentano la natura e l'identità della vita consacrata (I parte), la situazione della vita consacrata oggi nella Chiesa e nel mondo (II parte), la missione della vita consacrata (III parte), con una Conclusione che mette in risalto il carattere mariano della vita consacrata e la presenza viva di Cristo e del suo vangelo nel mondo attraverso i carismi dei Fondatori e delle Fondatrici.

Non potendoci dilungare nell'esporre i contenuti delle varie parti, segnaliamo a titolo indicativo la descrizione nella seconda parte di alcune tematiche della vita del mondo dei religiosi e delle religiose oggi.

Si evidenziano così gli aspetti positivi, i frutti di rinnovamento, le effettive novità che appaiono oggi all'orizzonte della vita consacrata. Fra questi aspetti positivi, che non sono simili dappertutto, si notano, ad esempio: il maggiore inserimento dei religiosi e delle religiose nella Chiesa locale, la maggiore collaborazione fra gli Istituti in diverse iniziative di comunicazione e di formazione, il decentramento della vita consacrata verso le Chiese giovani, la maggiore sensibilità verso i poveri.

Non si tacciono però i punti negativi che meritano un discernimento ed una conversione di rotta: disorientamento dottrinale e pratico in alcuni davanti ai mutamenti introdotti nella vita consacrata, espressioni di individualismo e secolarismo, episodi di contestazione del Magistero e della prassi ecclesiale, diminuzione delle vocazioni; un fenomeno che per alcuni Istituti può diventare ormai un serio pericolo di estinzione.

Si tratta, secondo il genere proprio dei «Lineamenta», di uno stimolo volto a promuovere nei prossimi mesi una intensa e capillare esperienza di comunione e di discernimento che permetta, attraverso le risposte al Questionario (che dovranno arrivare entro il novembre '93), di arricchire le analisi e le proposte finalizzate alla preparazione dello «Instrumentum laboris».

Le domande del Questionario spaziano su tutto lo spettro di temi e problematiche presenti in questo ambito: Come viene percepita e valorizzata oggi la vita consacrata? Quali gli aspetti positivi, negativi, le urgenze, le difficoltà, le possibilità di essa? Si è realizzato il rinnovamento previsto dal Vaticano II? Qual'è il grado di comunione con i vescovi a la partecipazione degli Istituti nelle Chiese locali? Quali le relazioni fra consacrati e laici? Oltre al problema vocazionale, la formazione, la diminuzione delle comunità, l'abbandono delle opere, l'inculturazione...

Come Giovanni Paolo II proponeva ai religiosi ed alle religiose nella Basilica di San Pietro, il senso della IX assemblea ordinaria del Sinodo si trova nel fatto che «i vescovi vogliono aiutarvi ad essere fermento evangelico ed evangelizzatore delle culture del terzo millennio e degli ordinamenti sociali dei popoli».

 

J. C. C.