Dalla Germania: nuova vita
tra sacerdoti e pastori
Torna di moda
vivere il comandamento
nuovo
di Wilfried Hagemann
In questi ultimi decenni
anche in Germania la fede sembra aver perso un po' della sua freschezza e del
suo mordente. Il contesto sociale segnato dal secolarismo e dal consumismo ha
avuto il suo influsso anche nel mondo ecclesiastico. Può accadere che lo stile
di vita del clero non coincida con gli insegnamenti di Gesù e,
conseguentemente, diventi difficile annunziare il vangelo nella sua radicalità.
In questo ambiente la spiritualità dell'unità è stata per molti un vero dono di
Dio per poter rispondere adeguatamente alle esigenze del nostro tempo e
parecchi sacerdoti e pastori hanno approfondito la vita di unità alla Scuola
Sacerdotale. Ce ne parla il dr. Wilfried Hagemann, direttore spirituale del
Katholikentag, che da anni ha accompagnato da vicino questi fatti.
Ancora prima del Concilio
Vaticano II alcuni di noi
abbiamo avuto contatti col Movimento dei focolari e ci siamo resi conto che si
trattava di un autentico carisma, di un vero dono per la Chiesa in Germania. In
tutti questi anni abbiamo favorito la diffusione della spiritualità dell'unità
sia tra i laici e sacerdoti cattolici, che tra i membri delle altre Chiese e
comunità ecclesiali.
Da quando sorse la Scuola di
formazione per sacerdoti, siamo stati sempre presenti ai corsi con molto
profitto, ricevendo una comprensione nuova dei fenomeni del mondo in cui
eravamo chiamati a vivere e ad annunziare il messaggio cristiano. Non più paura
o senso di inferiorità, ma, immersi nel mondo senza perdere la nostra identità,
abbiamo cominciato a testimoniare la bellezza di una vita evangelicamente
impegnata.
Ci siamo accorti che nel
passato spesso il vangelo non attirava la gente, perché non era presentato in
maniera vitale, basato cioè sulla nostra testimonianza prima ancora che sulla
predicazione. Un secondo elemento, venuto poi in rilievo, è che la
testimonianza che convince gli uomini di oggi non è tanto quella del singolo,
ma quella di tutta una comunità, la cui vita è fondata sui valori evangelici.
Focolari sacerdotali,
centri di vita
La Scuola Sacerdotale del
Movimento dei focolari si è rivelata una fucina per formare noi preti e i
nostri seminaristi alla vita d'unità. Coloro che sono passati per questa
esperienza, tornando nelle diocesi, hanno chiesto ai loro vescovi di poter
vivere e lavorare insieme, non per comodità o per vantaggi logistici ed
economici, ma per essere una piccola comunità cristiana, dove i parrocchiani
possano incontrare la presenza del Risorto e imparare a vivere lo spirito
comunitario.
Sono sorte così numerose
piccole comunità sacerdotali. In alcune di queste, i membri, non potendo
costituirsi a vita comune, si incontrano il più spesso possibile per rafforzare
il vincolo dell'amore fraterno e per far scaturire da questa unità tutte le
loro attività apostoliche. Altre invece, col consenso dei vescovi, si sono
trasformate in convivenze stabili di due o tre sacerdoti, che da un punto
geograficamente centrale danno assistenza pastorale a più parrocchie. Sono
sorti così dei focolari sacerdotali ad Hamburg, Hannover, Braunschweig,
Salzgitter, Visbek, Oldenburg, Münster, Hagen, Recklinghausen, Bonn,
Heidelberg, Bühl, Stuttgart, Trier, Ottmaring, Berlino, Dresden, Huysburg.
Proprio in questi ambienti,
nei quali spesso convergono tanti altri sacerdoti diocesani, si sono aperte
nuove vie per un lavoro pastorale fecondo, basato sulla formazione di persone
che imparano anch'esse ad essere Chiesa, a vivere il cristianesimo comunitariamente.
Sono fiorite così parrocchie, dove alcune cellule vive, per la presenza del
Risorto in mezzo a loro, hanno dato un volto nuovo all'intera comunità
parrocchiale, facendo sì che tornasse di moda vivere il «comandamento nuovo»
come nelle primitive comunità cristiane.
Frutti ecumenici
La vita evangelica fiorita
tra i sacerdoti che vivono la spiritualità dell'unità, e tra i fedeli delle
loro rispettive parrocchie, ha attirato l'attenzione anche dei pastori di varie
Chiese, che hanno voluto conoscere la fonte di questa fioritura. Alcuni di loro
si sono trattenuti alla Scuola di Loppiano per il normale corso di sei mesi,
altri vi hanno trascorso un periodo più breve ed altri ancora l'hanno visitata
con gruppi delle loro comunità parrocchiali.
I pastori sono
particolarmente interessati alla nostra esperienza d'unità nei focolari
sacerdotali a vita comune e volentieri li prendono come un punto di riferimento
per crescere anch'essi nella vita d'unità.
A Visbek, nel nord della Germania, c'è un focolare sacerdotale
formato da sei membri. Ad esso è collegato anche un pastore luterano, sposato,
padre di sei figli. Ogni mercoledì passa un'intera giornata con i nostri
sacerdoti per vivere nella realtà di Gesù presente nella comunità. «Qui trovo -
egli dice - una possibilità sempre nuova di rievangelizzarmi, perché la vita
concreta con questi fratelli mi purifica e mi fa entrare nella realtà del Dio
vivente. Le ore vissute in questo ambiente, dove il vangelo è vita, fanno sì
che io torni rinnovato nella mia parrocchia e nella mia famiglia».
Anche nella comunità
sacerdotale di Salzgitter viene in luce questo aspetto ecumenico. I due
sacerdoti che la compongono in forma stabile, dopo un anno passato alla Scuola
di Loppiano, sono stati invitati a presentare la loro esperienza ad un incontro
pastorale dove erano presenti sacerdoti cattolici e pastori luterani. Alcuni
giovani vicari luterani hanno subito chiesto di poter passare una settimana con
loro per verificare da vicino questa realtà così interessante.
In seguito quindici di
questi pastori hanno preso parte ad un corso di pastorale della Chiesa luterana
di Hannover tenuto, dietro loro richiesta, nella casa parrocchiale di
Salzgitter. Alla fine erano tutti contenti e testimoniavano unanimi di aver
visto con i propri occhi che anche oggi è possibile vivere il vangelo se siamo
uniti nel nome di Gesù.
Ora su proposta del decano
dei pastori e con l'approvazione del vescovo cattolico, i nostri due sacerdoti
di Salzgitter hanno iniziato un corso introduttivo alla spiritualità
dell'unità, al quale prendono parte sia sacerdoti cattolici che pastori.
Essi, rimanendo fedeli alle
direttive delle rispettive Chiese, stanno trovando un modo molto concreto per
sviluppare un ecumenismo basato sull'impegno comune di vivere il vangelo nella
sua esigenza più radicale: l'amore scambievole.
Wilfried Hagemann