Un'iniziativa
che coinvolge imprenditori, dirigenti, professionisti
di
Aldo Giordano
Nella «provincia grande», terra da sempre ricca di fermenti industriali e di menti imprenditoriali, nasce una comunità capace di dare un senso, alla luce del vangelo, a quella che spesso pub sembrare la meno evangelica delle istituzioni dell'uomo: l'economia di mercato. Imprenditori, professionisti e un sacerdote docente di filosofia, spinti dal desiderio di donarsi ai fratelli, mettono in comune la loro esperienza e competenza al fine di incamminarsi verso la nuova civiltà dell'economia: un'economia sensibile alle esigenze della comunione.
E'
un piccolo sentiero quello che si è aperto
tre anni fa nella nostra
provincia di Cuneo. Alcuni imprenditori e dirigenti hanno chiesto la mia
collaborazione per dare origine ad un gruppo che fosse uno spazio «di sosta»
per condividere, alla luce del vangelo, le problematiche economiche e così limitare
sia l'«affogare» nell'attivismo, sia la «solitudine» sperimentata davanti alla
responsabilità di certe scelte e alle tensioni che continuamente si devono
affrontare. Sono stato contento di iniziare questa nuova esperienza perché
sentivo che la comunità cristiana doveva sempre di più impegnarsi in un campo
così decisivo come l'economia ed il mondo del lavoro.
Attualmente
il gruppo coinvolge una quarantina di persone.
Alla
ricerca di una visione globale
Tutto
è nato dalla consapevolezza che non è facile essere preparati alle ondate della
storia che in modo sempre nuovo mettono in luce la complessità dell'agire
dell'uomo. L'imprenditoria e la dirigenza, infatti, appaiono ambiti
particolarmente esposti alle sfide del nostro tempo, caratterizzato dalla situazione
di interdipendenza globale che si va creando.
Le
scelte da affrontare in questi settori richiedono certo una specializzazione
tecnica, ma insieme implicano la visione globale dell'uomo e di tutti gli
uomini.
Proprio qui la difficoltà:
il ritmo troppo veloce della nostra vita spesso ci costringe a lasciarci
assorbire dall'aspetto tecnico ed a passare «in fretta» sulla realtà, con il
rischio di restare in superficie e perdere le dimensioni più profonde e
significative.
D'altro
lato il riferimento al vangelo che tanti di noi condividono non può essere dato
per ovvio o per scontato. E' un lavoro serio l'individuare cosa significhi per
la vita concreta ed in particolare per l'imprenditoria e la dirigenza, la luce
propria dell'evento di Nazareth.
Analisi
della situazione e riflessione
In
questi anni abbiamo realizzato innanzitutto un programma di studio e
riflessione con incontri a scadenza mensile e l'aiuto di esperti.
Il
primo ha affrontato i temi di fondo: l'analisi dei nodi fondamentali dell'economia
nella situazione attuale del nostro mondo; i punti luce derivanti dalla Sacra
Scrittura; la riflessione teologica ed etica.
Il
secondo anno è stato dedicato alla dottrina sociale della Chiesa con un
riferimento particolare alle encicliche più recenti (la Sollicitudo rei
socialis e la Centesimus annus) ed alla XLI Settimana sociale dei
cattolici italiani, a cui avevo partecipato insieme ad un altro del gruppo.
All'interno della questione del rapporto economia-etica si sono quindi
considerati alcuni nodi specifici: la questione del profitto e del denaro, il
rapporto fra impresa e società e così via.
In
questo terzo anno ci stiamo indirizzando sempre più al concreto. Affrontiamo
una serie di problemi specifici propri delle nostre esperienze di lavoro:
rapporti fra datore di lavoro e dipendenti, sviluppo tecnico e sviluppo
dell'uomo, profitto e socialità, impresa e mercato..., tenendo come punti di
riferimento, da una parte la lettura analitica della Centesimus Annus e
dall'altra il nuovo volto dell'Europa che si va delineando.
Esperienze
di convivenza
e interscambio con la Chiesa locale
Ma
la formazione è solo un aspetto della vita! Durante l'anno viviamo almeno due
giornate intere insieme. In esse sono coinvolte anche le famiglie, così
quelle ore diventano momenti molto
preziosi per la condivisione fra noi, per l'approfondimento di una spiritualità
del lavoro, per la possibilità di momenti di silenzio e preghiera e per la
gioia sempre sorprendente che si crea.
Un
incontro particolarmente sentito è quello nel periodo natalizio: è presente il
vescovo che propone delle linee di riflessione per l'intero anno e presiede la
celebrazione dell'eucarestia. La cena conclude festosamente l'incontro.
Una realtà importante mi
sembra anche la crescita dell'attenzione per le realtà dell'emarginazione e per
le esigenze della Chiesa locale. Abbiamo vissuto una giornata presso una
comunità per tossicodipendenti ed alcuni membri sono impegnati in prima persona
per una collaborazione ad essa da diversi punti di vista. Altri sono
disponibili alle varie esigenze amministrative, legali e di consulenza della
diocesi; altri stanno sostenendo la costruzione di un monastero per una
comunità di cistercensi nella nostra provincia, «gemmata» dall'abbazia di
Lérins.
I
primi frutti di una mentalità prosociale
Ma
i frutti più importanti sono certo quelli all'interno delle aziende, degli
uffici, dove si cerca, spesso con fatica, di gettare dei semi di un'economia
caratterizzata dalla comunione. Un dirigente di un'azienda chimica, con circa
25 dipendenti, mi ha invitato ad una riflessione con tutto il personale sulle
problematiche del lavoro alla luce del vangelo. E' stato un pomeriggio
particolare ed è stato bello sentire delle impressioni molto positive anche da
chi non si ritrovava esplicitamente nella fede cristiana. In altre occasioni è
nata l'esigenza di confrontarsi tra noi su come comportarsi davanti a
situazioni difficili e a scelte delicate. Altri sono stati incoraggiati a
procedere nella via della creatività imprenditoriale per contribuire a posti di
lavoro, tenendo conto anche dei più deboli che più facilmente possono essere
schiacciati da una pura logica di mercato.
Altre
esigenze e richieste stanno emergendo: quella di costituire in diocesi, insieme
ad altre forze dei vari ambiti dell'economia, un consiglio per la realtà del
lavoro; quella di essere disponibili per presentare la realtà dell'economia a
gruppi di giovani, di politici ed anche di sacerdoti.
Tracce
per l'avvio
di un'economia nella solidarietà
Siamo
coscienti che è un cammino veramente iniziale, alle volte anche faticoso, senza
grandi realizzazioni, ma è un sentiero aperto. Sono cresciuti i rapporti fra
noi e possiamo dire che stiamo individuando tracce per un'economia che scopra
l'essenzialità della dimensione della solidarietà con l'uomo (l'uomo ha
il primato rispetto alle strutture economiche, al capitale, alle istituzioni e
non può essere asservito a niente), con tutto l'uomo (al di là di ogni
riduzione materialistica-economica che dimentica la profondità spirituale), con
tutti gli uomini (superando lo spirito di classe, di gruppo, di nazione, di
etnia...).
Il
nostro cammino ci lascia intravedere la possibilità di conciliare la realtà
della creatività imprenditoriale e il profitto con le dimensioni della
socialità e della condivisione.
Aldo Giordano