Dieci anni di collaborazione dei focolari alla Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace. Un'intervista a Natalia Dalla Piccola

 

 

La saggezza delle religioni
per l'unità dei popoli

 

 

a cura di Lino D'Armi

 

Dopo aver riposto la propria fiducia, per decenni, quasi esclusivamente nella scienza, nella tecnica e nei mezzi economici, l'umanità assiste oggi a un riemergere di fermenti e movimenti di tipo etico-spirituale e vi riconosce sempre più l'apporto decisivo per la propria sopravvivenza. Una di queste forze cariche di profezia è la Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (CMRP). Ne abbiamo parlato con uno dei membri del Consiglio internazionale della Conferenza, la signorina Natalia Dalla Piccola, che vi collabora ormai da quasi 10 anni, a nome del Movimento dei focolari.

 

 

GEN'S: Può dirci in sintesi  come  può  definirsi la Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (CMRP), i suoi scopi, come si articola e quando è nata?

 

La Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace è un movimento interreligioso internazionale che riunisce credenti di tutte le fedi religiose: buddismo, cristianesimo, ebraismo, induismo, islam, ecc.

 

Al suo vertice c'è una direzione che include una diecina di co-presidenti, rappresentanti le più grandi religioni, ed è affiancata da un Consiglio internazionale di 60 membri, di cui 11 europei.

Lo scopo che la Conferenza si prefigge è quello di mettere la frutto la saggezza spirituale di queste fedi, nel rispetto delle convinzioni di ognuna, per mirare alla pace e alla giustizia fra i popoli. In pratica, la CMRP intende cooperare a tale pacifica convivenza fra gli uomini, mediante un impegno di educazione alla pace, la diffusione di ideali di fraternità e di riconciliazione, la promozione del disarmo e della collaborazione fra i popoli.

 

I primi progetti in tal senso risalgono agli anni venti. Non essendo stato possibile portarli avanti a quel tempo, furono ripresi dopo la seconda guerra mondiale e approdarono alla prima assemblea della CMRP, che ebbe luogo a Kyoto (Giappone) nel 1970. Seguirono poi, negli altri continenti, la seconda a Lovanio (Belgio) nel 1974, la terza a Princeton (USA) nel 1979, la quarta a Nairobi (Kenya) nel 1984, e la quinta a Melbourne (Australia) nel 1989.

 

GEN'S: Come è nata l'idea di un rapporto e una collaborazione da parte del Movimento dei focolari con la CMRP?

 

In occasione di un viaggio in Giappone nel dicembre '81, Chiara Lubich, fondatrice e presidente del Movimento dei Focolari, ebbe un incontro con il Signor Nikkyo Niwano, presidente del grande movimento buddista Rissho Kosei-kai. Nel reciproco scambio sulla propria esperienza e sui rispettivi Movimenti si venne a parlare della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace, che lo stesso Signor Niwano aveva contribuito a far nascere assieme all'arcivescovo cattolico di Nuova Delhi, Mons. Angelo Fernandes.

 

Sia Chiara che Niwano ebbero la sensazione di trovarsi di fronte al divino nell'altro. Scaturì logica l'intesa di proseguire in una collaborazione per una causa così profondamente sentita da ambo le parti. Il Signor Niwano definiva storico quel giorno, rendendosi conto di quanto la spiritualità del Movimento dei focolari avrebbe potuto contribuire per la pace mondiale, come egli diceva, in collaborazione col movimento da lui fondato e le altre forze spirituali presenti nella CMRP.

 

 

 

Opportunità eccezionale
per essere lievito evangelico
nel mondo delle religioni

 

GEN'S: In quella circostanza fu sottolineato sia da Chiara Lubich che da Nikkyo Niwano che è stato Dio a far sì che le due strade si incontrassero. Può darci un cenno dei punti principali di interesse comune allora riscontrati, che determinarono poi non solo il rapporto che si sviluppò tra il Movimento dei focolari e la Rissho Kosei-kai, ma anche l'inserimento dello stesso Movimento dei focolari nel Consiglio Internazionale della CMRP?

 

Rispondo solo per titoli. Prima di tutto la certezza ed esperienza, da ambo le parti, di un Dio padre di tutti e della fratellanza universale. Poi una grande apertura e accoglienza rispetto a tutti quelli di altre espressioni religiose, e una ferma decisione a favorire ciò che unisce e a cercare di eliminare ciò che divide, come la guerra. Inoltre devozione nei confronti del Papa e riconoscimento del suo carisma di unità per il mondo. Convinzione che più si è uniti, più si è forti e sicuri; e che quanto più si mettono in azione le forze religioso-spirituali, tanto più si colgono frutti di unità e di pace, anche negli ambienti più difficili. Ed altri riferimenti ancora, come la lettura delle proprie Scritture; la laicità dei rispettivi Movimenti; il Premio Templeton assegnato ad ambedue; ecc. E, in particolare, una immensa fiducia in Dio e la consapevolezza di essere semplici strumenti suoi.

 

GEN'S: Lei parlava prima dell'arcivescovo cattolico di Nuova Delhi, mons. Fernandes, come animatore della CMRP, assieme a Nikkyo Niwano. Nel febbraio '82 ci pare lei ha avuto un incontro con l'arcivescovo che allora era Presidente della CMRP (ora Presidente emerito dal 1984). Può dirci intorno a quali argomenti si svolse quell'incontro?

 

Innanzi tutto mons. Fernandes mi disse in quel colloquio che contava sulla collaborazione del nostro Movimento, perché egli lo trovava profondamente spirituale e universale, fatto per l'unificazione dell'umanità attraverso un dialogo dei cuori.... E aggiungeva: In questo momento dobbiamo tutti unirci perché c'è l'urgenza di mettere lo spirito in tutte le attività umane. Questo è importante per voi, per noi, per il mondo.

 

Poi passò a sottolineare il bisogno di ulteriori forze per portare avanti la causa della CMRP; e disse che era provvidenziale il fatto che noi arrivavamo in quel momento. Accennò anche a finalità particolari. Così, essendo il loro un Movimento multireligioso, vedeva nel nostro Movimento cristiano una grande opportunità per essere lievito in tutto il mondo religioso. Inoltre, parlò di esplorazioni che allora stavano facendo per inviare una missione di pace in ciascuna delle cinque capitali nucleari del mondo.

 

Inoltre suggerì anche delle linee di comportamento: Visione retta e globale della evangelizzazione... Dimensione ecumenica e del dialogo... Dobbiamo applicare il Vangelo a tutti gli ambienti della società, specialmente in quei punti in cui si è responsabili delle schiavitù del mondo.... A proposito della pace: Per aiutare nella CMRP occorre avere la sensibilità circa questi problemi; perché il nostro concetto di pace è realista: include diritti umani, sviluppo, disarmo, questioni di ecologia, nuovo ordine internazionale.

Si parlò inoltre della preparazione della IV Assemblea a Nairobi nel 1984, e anche dell'aiuto concreto che avremmo potuto dare. E concludeva sottolineando che la CMRP aveva bisogno di una forte iniezione di vita.

A questo colloquio si è aggiunto, come fattore determinante del nostro impegno, l'invito pressante ed autorevole dell'allora Segretariato per i non cristiani a sostenere la CMRP considerata come luogo privilegiato di un dialogo interreligioso.

 

 

 

L'amore scambievole
fra membri di diverse religioni

 

GEN'S: Nell'agosto '84 si tenne poi la IV Assemblea della CMRP a Nairobi. Quale è stato il contributo del Movimento dei focolari in quell'occasione?

 

Il momento più rilevante della nostra presenza a quella Assemblea è stata la lettura in aula dell'appello di Chiara Lubich ai seicento delegati provenienti da 60 Paesi del mondo. Appello che poi ha trovato un eco e una conferma anche nella Dichiarazione finale di Nairobi '84 e nel capitolo sull'educazione alla pace, dove si tratta fondamentalmente di quella formazione a un dialogo aperto, che, come precisava il messaggio è sostenuto dal rispetto e dall'amore scambievole fra membri di diverse religioni.

In questo messaggio Chiara non tralasciava di costatare con realismo la sproporzione tra le molteplici ed enormi difficoltà, come le guerre in corso e gli squilibri sociali, razziali, nonché l'angoscia del pericolo persino di una catastrofe nucleare, che si correva in quegli anni, da una parte; e, dall'altra, le possibilità di intervento da parte di singoli, o di gruppi, o anche di movimenti come la CMRP. Di fronte a questo quadro una luce e forza interiori le facevano affermare e così veniva recepito : Nonostante tutti questi contrasti, divisioni, discriminazioni, il mondo paradossalmente tende oggi all'unità, alla pace. Lo stesso dott. John Taylor, Segretario generale della Conferenza, concludendo la lettura del messaggio ha detto fra l'altro: Spero che lo spirito di Chiara, spirito di amore e di unità, entri nel cuore di ciascuno di noi in questa conferenza.

 

GEN'S: Il processo di distensione e il crollo delle barriere, a cui andiamo assistendo, a partire dal 1989, sembrano dar ragione alle speranze e attese, espresse da più parti nelle varie Assemblee della CMRP. Nel frattempo c'è stata, a Melbourne, la V Assemblea della Conferenza. Può dirci in che modo vi ha contribuito il Movimento dei focolari?

 

C'è da premettere che nel frattempo, nel 1986, ci eravamo ritrovati ancora una volta a Pechino, come Consiglio internazionale della CMRP, nell'ambito delle manifestazioni dell'Anno della Pace indetto dall'ONU. Anche in quella circostanza avemmo occasione, tramite un messaggio di Chiara Lubich e anche uno dei tre discorsi introduttivi, di dare un impulso al congresso in tema di pace e di unità.

 

Poi venne la Quinta Assemblea della Conferenza, appunto quella di Melbourne '89. E mi sembra in effetti, che ad essa abbiamo potuto dare un contributo ancor più consistente.

 

Abbiamo cominciato con l'animare un campeggio preparatorio di 90 giovani di nove Religioni incentrato nei temi principali dell'Assemblea, come il disarmo e l'educazione per la pace. Come frutto di quel campeggio tutti insieme, i nostri gen e gli altri giovani, hanno portato un Augurio all'Assemblea, della quale poi sono stati un lievito formidabile, proprio nel senso dell'Augurio stesso: Auguriamo sinceramente a tutti i partecipanti della Quinta Assemblea che anche loro abbiano il privilegio di sperimentare quella fiducia che porta alla pace vera, che abbiamo sperimentata fra di noi. Il Segretario generale della Conferenza, John Taylor, notando questo fermento esclamava: Questo è fantastico! E' proprio quello che sognavamo. Particolarmente efficaci sono risultate le esperienze sulla pace raccontate dai gen in Assemblea, il loro apporto al lavoro dei workshops, e il clima di speranza concreta in un mondo unito, che essi hanno contribuito a far avvertire. La relazione finale dei giovani, fatta da otto giovani (di cui quattro gen), è stata giudicata fra le più valide dell'Assemblea per la sua concretezza e universalità.

 

 

 

Il mondo verso un ordine nuovo

 

GEN'S: Oltre la parte dei giovani, è stato particolarmente significativo il momento in cui Lei ha letto il consueto messaggio di Chiara all'Assemblea. Saremmo grati di saperne di più.

 

Effettivamente nei giorni precedenti erano stati agitati problemi molto impegnativi: ne erano seguite discussioni faticose, per cui il clima era un po' teso. Ad esempio, una delle questioni più scottanti dibattute, era stata quella della tensione tra i palestinesi e gli ebrei.

Lo stesso Segretario della Conferenza, il dott. Taylor, aveva voluto programmare a quel punto la lettura del messaggio di Chiara, con la fiducia che essa avrebbe potuto dare la svolta alla Conferenza. Anche la sala era in grande attesa. Attesa che non è stata delusa, come testimoniano anche lo straordinario raccoglimento, con cui è stata seguita la lettura, e l'applauso lungo e sincero, come l'ha definito il card. Arinze, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. G. Cereti, in un suo resoconto su il Regno-attualità lo definiva uno dei messaggi più belli ascoltati dall'assemblea. Addirittura entusiastico è stato il commento del co-presidente della CMRP per l'Australia, Philip Huggins, sacerdote anglicano, il quale ha detto fra l'altro: Quel messaggio mi ha fatto pensare alle lettere di S. Giovanni... Nelle parole di Chiara si sente la pulsazione del cuore di Dio. E ancora il dott. J. Taylor che non esitava ad affermare in quell'occasione che la presenza del Movimento dei focolari era vitale per la CMRP: Il messaggio di Chiara ha trasformato la sala....1

 

a cura di Lino D'Armi