Una via oltre le inevitabili difficoltà

 

 

Incontro decisivo

 

di Carlo José Seno, Italia

 

Non sempre va tutto liscio. Anzi, sembra che Dio abbia una logica tutta sua nel farci costruttori di comunione. E così man mano ci conduce a quello che è davvero il decisivo incontro, la chiave di una vita di comunione profonda e duratura.

 

Quando penso alla mia vita mi accorgo che c'è come una mano invisibile che guida e armonizza tanti avvenimenti. E' la mano di Dio, che con il suo Amore ha saputo vincere le mie paure facendo di me un uomo felice.

Ho vissuto gli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza unendo alla scuola lo studio del pianoforte. Inseguivo il mito del grande concertista, applaudito dalle platee di tutto il mondo. E con il passare degli anni cominciavo a realizzare questo sogno: mi ero infatti diplomato brillantemente al Conservatorio di Milano, avevo suonato alla radio accompagnato dall'orchestra della RAI, vincevo concorsi nazionali, facevo concerti.
Poi il Signore, servendosi del pianoforte, mi portò a Parigi, dove studiai per tre anni. Lì per la prima volta ho incontrato dei fratelli che facevano davvero a gara per amarmi e attraverso di loro scoprii un cristianesimo concreto e bellissimo. Erano del Movimento dei focolari.

Tornato da Parigi, il Signore mi proponeva di mettermi interamente al suo servizio, lasciando tutto per Lui; quel giorno in cui, con tanta fatica, Gli dissi di sì fu la mia fortuna.

Poco dopo entrai in seminario, vivendo un momento di grande euforia spirituale: tutto mi appariva nuovo, bello e anche relativamente facile. Poi per una serie di circostanze, vissi un periodo di prova. Mi ribellavo davanti a questa situazione, provavo a percorrere vie nuove, imitando lo stile di altri; ma in fin dei conti la situazione peggiorava, perché entravo anche in contraddizione con me stesso. La tentazione di rinchiudermi a riccio in me stesso era forte.

A un certo punto però ho capito che la mia non era semplicemente una situazione difficile; era soprattutto un'altra cosa: l'incontro con Gesù Abbandonato. Lui, che ha abbracciato ogni vuoto, ogni incomprensione, ogni solitudine, mi veniva incontro, chiedendomi di amarLo, di accoglierLo ed, in un certo modo; di rivivere in me. E mi rimandava poi in mezzo agli altri per amare ognuno più generosamente che mai, senza attendere nulla.

Questo inatteso incontro con Gesù Abbandonato mi ha aiutato a vedere le cose in modo più sereno e obiettivo, a non smettere di allacciare nuovi rapporti, ma soprattutto mi ha donato una invincibile gioia: la gioia del Risorto. Allo stesso tempo mi ha dato la chiave per essere costruttore di comunione in qualunque circostanza e mi ha indicato la via per far tesoro non solo di ciò che va bene ma anche delle inevitabili difficoltà.

 

Carlo José Seno