CON GLI OCCHI DI DIO

Pensiero spirituale di Igino Giordani

 

Se uno non vuol credere, è libero di farlo: Dio ha impresso il sigillo della sua grandezza sull'uomo facendolo libero. Solo che egli insegna a usare la libertà come libertà dal male e non come libertà dal bene. L'uomo in Dio, è libero di amare: cioè di vivere; contro Dio, è libero di fare il male, cioè di morire.

Chi cerca trova. Chi cerca Dio, lo trova. Chi lo ascolta, lo sente. La sua voce insegna a capovolgere di continuo le opinioni correnti, per stabilire uomini e cose nel disegno divino, che è immortalità nella bellezza.

La malattia tormenta: chi l'accetta con lo spirito del Crocifisso ne fa una chimica di purificazione di sé, e un contributo alla Passione di Cristo. Quell'uomo è ingrato, è odioso: ricontemplandolo con gli occhi del comune Padre diventa il fratello, che ha bisogno d'aiuto. Quelle parole ci offendono: se le esaminiamo nella luce del Padre esse ci consentono di patire e di perdonare, e cioè di compiere un balzo nell'ascesa che ordinariamente richiederebbe forse anni di riflessione.

Il Signore mostra l'altra faccia delle cose: quella da cui egli le vede. Il male si volta in bene, il dolore in amore, la solitudine umana in colloquio con gli angeli e i beati, con Maria e con la Trinità. La prigione si trasfigura in libertà sui piani del Paradiso; la fame in olocausto a Dio. La povertà si fa ricchezza, l'ignominia diventa gloria; la tenebra ricolma di luce.

Ci si accorge che i cattivi, i quali parevano sopraffarci, diventano nostri collaboratori; agenti involontari della nostra santità. La bruttezza così diviene bellezza, la disgrazia un'apertura alla grazia. La storia macina come un mulino fragoroso e pulverulento, da cui esce la farina, con la quale si fa il pane. E' un motore, che, coi materiali terreni, guerra, lotte, epidemie, odi, e anche con grano e acqua e metalli ed energie terrestri, allestisce l'avvicinamento allo spirito. E si vede che tutta la creazione - come apparve a san Paolo - anela a convergere in Cristo, dove avviene l'innesto definitivo tra umano e divino, tra terra e cielo, tra materia e spirito.

Igino Giordani