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Un messaggio di Giovanni Paolo Il a Dimitrios I

Il 1° dicembre scorso, in occasione della festa di Sant'Andrea Apostolo, patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il S. Padre Giovanni Paolo II ha inviato una delegazione guidata dal card. Willebrands con un suo messaggio augurale per il Patriarca Dimitrios I. Ringraziando del « fraterno messaggio » che il Patriarca Ecumenico gli aveva inviato nella ricorrenza del 5° anniversario della sua elezione a Vescovo di Roma, il Papa ha sottolineato l'importanza della missione del Vescovo — così com'era stata messa in luce nel messaggio di Dimitrios I — nella « struttura della Chiesa voluta da Cristo in vista della sua unità ». « Le nostre Chiese In effetti — continua il Papa — hanno in comune dei veri sacramenti e soprattutto, in virtù della successione apostolica, il sacerdozio e l'eucaristia... Né le diversità della celebrazione liturgica di questi sacramenti né la diversità delle norme canoniche che ne regolano l'amministrazione possono mettere in discussione questa fondamentale identità ». Il S. Padre ha voluto evidenziare nella circostanza della festa dell'Apostolo l'occasione per rimeditare « sul mistero della Chiesa e della sua missione »; la quale « non potrà avere piena realizzazione se le nostre Chiese, mediante la loro unità, non permetteranno che il messaggio evangelico abbia tutta la sua credibilità ». « Desidero profittare della circostanza che oggi mi è offerta — ha concluso il Papa per riaffermare che la Chiesa cattolica è disposta a fare tutto il possibile per facilitare questo progredire (del dialogo teologico, n.d.r.), contribuendovi sia con lo studio che con la preghiera ».

 

Il Movimento dei Focolari ha quarant'anni

Il 7 dicembre '83, vigilia del1,'Immacolata, è stato festeggiato in molte parti del mondo come la data del 40° anniversario della nascita del Movimento dei Focolari. Il dono di tutta la propria vita a Dio la vigilia dell'Immacolata del '43 — segnò per Chiara Lubich l'inizio di quell'esperienza profonda dell'unità evangelica che, dalla cerchia delle sue prime compagne, si è poi diffusa rapidamente tra migliaia di persone nel mondo. Nella familiare semplicità in cui si è vissuta la ricorrenza, Dio ha voluto prevedere un suo speciale « dono »: la festa, nello stesso giorno, della nascita al cielo di Pina de Vettori — una delle prime dì quel gruppetto di ragazze a Trento —, dopo una lunga malattia.

 

Delegazione della « Rissho-Kosei-Kai » al Centro Mariapoli

Il premio « Artigiano della Pace », istituito nel 1981 dal Sermig (Servizio Missionario Giovanile) di Torino, è stato conferito quest'anno a Nikkyo Niwano, fondatore e presidente del movimento laico buddista Rissho Kosei-Kai. La premiazione di un non cristiano da parte di un'associazione cattolica ha un significativo riscontro nell'assegnazione, solo pochi mesi fa, del premio an-nuale della Fondazione Niwano per la Pace ad un vescovo cattolico, Dom Helder Camara. Impossibilitato a prender parte personalmente alla premiazione, Niwano ha delegato suo figlio Nichiko, già designato alla sua successione alla guida della Rissho Kosei-Kai e membro della presidenza, a rappresentarlo in Italia. La solenne cerimonia s'è svolta a Firenze, in Palazzo Vecchio, il 4 dicembre. Ma il primo impegno del signor Niwano con la sua delegazione, al suo arrivo a Roma, è stato quello di far visita a Chiara Lubich e alla sede centrale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa, per ricambiare un'altra visita: quella del dicembre di 2 anni fa, quando nell'Aula Sacra della Rissho Kosei-Kai a Tokyo Chiara aveva parlato a 10.000 dirigenti del grande movimento buddista. L'incontro è stato particolarmente cordiale e profondo. Dapprima un intenso momento di comunione spirituale nella cappella del Centro Mariapoli, con l'adorazione dell'unico Dio espressa in preghiera da Chiara e dai responsabili buddisti — perché, « assetati di unità », si possa essere « ciascuno sin-golarmente e tutti insieme strumenti della Sua pace ». Poi, nel lungo ed affabile colloquio tra Chiara ed il signor Niwano, sono state messe le basi per un futuro di contatti più stretti. a vari livelli ed in diversi campi: come la collaborazione già in atto nel vari centri della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace, la cooperazione in attività comuni a sfondo sociale nelle Filippine, la partecipazione dl membri della Risalto Koael-Kal alla Scuola per lo Studio delle Religioni Orientali aperta dal Movimento dei Focolari a Manila. Contemporaneamente fra i dirigenti della Rissho Kosel-Kal e quelli del Movimento del Focolari si continuava il dialogo iniziato a Tokyo. con la conferma delle sorprendenti affinità già riscontrate fra i due movimenti. «Ho visto che c'è una radice comune — confidava Nichiko Niwano poco prima di partire —. una base. C'è unità. E' nato qualcosa che senz'altro andrà avanti».

 

Sono nati Les Cahiers de l'Unité

L'editrice francese Nouvelle Cita lancia, con 1'84. una nuova rivista: Les Caldera de l'UMb. Giuseppe M. Zanghi. direttore della rivista Nuova Umanità della quale Les Cahlers de l'Unità saranno l'edizione francese, ha presentato la nuova pubblicazione II 13 novembre a Parigi. Senza essere specialistici. Les Cahlers de l'Unità vorranno essere una rivista dl studi e di ricerca sulle questioni più varie della cultura moderna. La specifica prospettiva si definisce dal titolo stesso: rintracciare nel nostro tempo quei fermenti di unità che contribuiscono all'edificazione del mondo. Segnaliamo Intanto ai lettori che. col n. 30 di Nuova Umanità, sono stati pubblicati gli atti del convegno «Spiritualità dell'unità e riflessione teologica e. del quale abbiamo già trattato su Gen's nel n. 7/8 (luglio-agosto) del 1983.