Il problema morale sarebbe meno problematico
se ci lasciassimo trascinare da Dio

nel raggio della sua luce

 

di Ch. Lubich

 

« Sia fatta la volontà di Dio » e un'espressione che, nella maggior parte dei casi, a detta da cristiani in momenti di dolore, quando non c'e altro da fare, e di fronte all'inevitabile infrangersi di ciò che si pensava, si desiderava e si voleva, — venuta a galla la fede — si accetta quando Dio ha stabilito.

Ma non è così, soltanto, che va fatta la volontà di Dio. Nel cristianesimo non esiste solo la «rassegnazione cristiana ».

La vita del cristiano è un fatto che ha radici in Cielo oltre che in terra.

Egli, per la sua fede, può e deve esser sempre in contatto con un Altro che conosce la sua via e il suo destino. E quest'Altro non è di questa terra, ma è di un altro mondo. E non è un Giudice spietato o un Sovrano assoluto, che chiede solo il servizio. E' un Padre. Uno quindi che è tale perché e in relazione con altri, e in questo caso figli, figli adottati per l'unico Figlio, che « ab aeterno » dimora con Lui.

La vita del Cristiano non è quindi e non può esser stabilita solo dal suo volere e dal suo prevedere.

Purtroppo molti cristiani si svegliano al mattino nella malinconia della noia, che apporterà la giornata che s'apre. Si lamentano di molte cose passate e future e presenti perche sono essi a crearsi il programma della loro vita. E questo disegno, frutto dell'intelligenza umana e di previsioni ristrette, non può soddisfare appieno l'uomo, avido dell'infinito.

Essi si sostituiscono a Dio, almeno per quanto li riguarda, e come il figliol prodigo, presa la loro parte, se la spendono a loro modo, senza il consiglio del padre, senza l'innesto nella famiglia.

Noi cristiani siamo tanto spesso dei ciechi che abbiamo abdicato alla nostra dignità soprannaturale, perche ripetiamo sì, magari ogni giorno, nel « Padre Nostro »: « Sia fatta la Tua volontà come in Cielo cosi in terra », ma né capiamo quanto diciamo, né facciamo, noi, almeno, quanto imploriamo.

Dio conosce e sa il cammino che dovremmo percorrere in ogni attimo della nostra vita. Per ognuno Egli ha fissato un'orbita celeste, in cui l'astro della nostra libertà dovrebbe girare, se si abbandona a Chi l'astro ha creato. Orbita nostra, vita nostra, che non contrasta con l'orbita altrui, col cammino di miliardi d'altri esseri, figli con noi del Padre, ma armonizza con essi in un firmamento più splendido di quello stellare, perche spirituale.

Dio deve muovere la nostra vita e trascinarla in una divina avventura a noi ignota, dove, spettatori ed attori al contempo di mirabili disegni d'amore, portiamo momento per momento il contributo della nostra libera volontà.

Possiamo portare. Non: dobbiamo portare! 0 peggio: rassegniamoci a portare!

Egli è Padre ed è quindi amore. E' il Creatore, il Redentore nostro, il Santificatore. Chi meglio di Lui conosce il nostro bene?

O Signore, sia fatta sì, sia fatta ora e sempre la Tua divina volontà! Sia fatta su di me, sui figli miei, sugli altri, sui figli loro, sull'umanità intera.

Abbi pazienza e perdono per noi ciechi, che non comprendiamo e costringiamo il Cielo a star chiuso e a non elargire in terra i suoi doni, perche, chiusi gli occhi, diciamo, con la vita, che è notte e il Cielo non c'e.

E costringici a piegare le ginocchia ogni minuto in adorazione della Tua volontà: la sola buona, dilettevole, santa, nuova, ricca, affascinante, feconda: che, quando arriva l’ora del dolore, noi si possa vedere anche al di là di esso il Tuo infinito amore; si possa — ripieni di Te — possedere i Tuoi occhi già in terra e osservare dall'alto il ricamo divino che hai ordito per noi e i nostri fratelli, dove tutto risulta una splendida trama d'amore; e sia alleviata almeno un po’ dallo sguardo nostro la vista dei nodi che amorevolmente la Tua misericordia, condita a giustizia, ha fissato là dove la nostra cecità ha spezzato il Tuo volere.

Sia fatta la Tua volontà nel mondo e la pace sulla terra scenderà allora sicura, perché gli Angeli ce l'hanno detto: "Pace in terra agli uomini di buona volontà".

E se Tu dicesti che uno solo è il buono, il Padre, una sola è la buona volontà: quella del Padre Tuo.