il cristiano
di Chiara Lubich
Il cristiano è chi ama.
I cristiani sono persone che si amano.
Il cristiano è povero, deve essere povero, anche se poi Dio lo colma (ma
perché « povero ») del centuplo in ogni cosa: fratelli,
case, beni, che egli distribuisce e partecipa ad altri.
Il cristiano è puro, ama la croce, vive per l'altra vita, prega, sta unito a Dio
sempre più profondamente, non giudica, ha misericordia, è
paziente, è mite, è portatore di pace e di luce, lievita la
società, dà sapore a tutto.
Ha coi fratelli Cristo in mezzo.
La sua vita è persecuzione e conquista.
La sua anima abbraccia l'umanità.
La sua famiglia più intima è la Chiesa, quella più
ampia si estende su tutta la terra. Il cristiano vive in unità coi
fratelli che furono e sono oggi nella Chiesa purgante e trionfante. E
già si sente unito con quelli che verranno.
Non vive per la sua gloria ma per quella di
Cristo.
Abita spiritualmente in casa di Maria, con
gli innumerevoli altri suoi figli.
Ama ed ascolta ed obbedisce al Papa. Guarda
con sommo rispetto i Vescovi, sotto la
cui ombra paterna
riposa.
Il cristiano si ciba del Corpo del Signore,
si lava nella confessione dei propri peccati, capisce il battesimo e sfrutta la
cresima, apprezza il matrimonio e la famiglia in quelli chiamati a ciò, magnifica Dio per i consacrati, che ammira, a
qualsiasi ordine o congregazione appartengano.
Ha penetrato l'importanza della
Chiesa docente.
E perché
Dio gli ha dato di capire qualcosa, comprende l'elezione di chi è
chiamato a
distribuire i sacramenti nel
mondo.
Il cristiano dunque è un Vangelo vissuto; è la Buona Novella
realizzata.