Parola di vita

 

"Maria poi custodiva tutte queste cose meditandole in cuor suo." (Lc. 2,19)

 

Collocate sullo sfondo di quel grandioso quadro che ci rappresenta la scena dei pastori in visita a Gesù, appena nato a Betlemme, queste parole «Maria poi custodiva tutte queste cose meditandole in cuor suo», potrebbero quasi passare inosservate. Esprimono invece un atteggiamento tipico di Maria, che in questo mese vorremmo meditare e vivere, e che ci può aiutare a scoprire più profondamente quale è il rapporto di Maria con Gesù.

Potremmo subito dire — in sintesi — che, accanto a Gesù, Maria si pone costantemente come quella persona che accoglie nel suo silenzio ciò che si dice di suo figlio e, soprattutto, ciò che Gesù dice e compie.

La vediamo nel momento dell'Annunciazione quando alle parole del­l'angelo, subito si apre alla volontà di Dio e accoglie la Parola stessa, il Figlio di Dio, per custodirlo dentro di sé. Poi, dopo la nascita, custo­disce Gesù nella sua casa e « medita » vivendo accanto a lui in quel­l'ineffabile intimità che possiamo solo intuire, dal momento che su di essa anche il Vangelo tace.

Dopo il periodo dell'attività pubblica di Gesù, accompagnato anch'esso dalla presenza discreta ma reale di Maria, la ritroviamo ai piedi della croce. Anche in quel momento la sua è una presenza che accoglie ciò che in quell'ora suo figlio sta vivendo. E per lei non è più come a Betlemme gioia e letizia, ma l'esperienza di un cuore di madre che deve perdere il figlio.

« Donna, ecco tuo figlio », e Giovanni la prese con sé. Si può vedere in questa consegna un invito rivolto ad ogni cristiano perché prenda Maria con sé e da lei impari chi è Gesù e cosa voglia dire stare con lui.

Guardando a Maria, semplice donna di casa, ma anche « sede della Sapienza », capiremo sempre meglio, come si possa vivere, « meditando », in una unione sempre maggiore con Dio, e al tempo stesso essere immersi in una vita attiva, accanto agli altri uomini. Capiremo cioè che per arrivare a questo occorre agire in tutte le cose con amore, corri­spondendo così a quanto Dio vuole da noi momento per momento.

Anche noi, allora, potremo comunicare Dio agli altri, potremo dare Gesù al mondo, come ha fatto lei: non tanto con le parole, ma attraverso la nostra vita sempre più impregnata dell'unione con Dio.

Felix Heinzer