la nuova scuola

 

La crisi delta scuola è un fatto. Sono noti i vari tentativi di rinnovamento circa i metodi d'insegna­mento e di educazione.

Esperimenti e metodi educativi come quello della Montessori o di don Milani in Italia, di Paolo Freire nel nord-est brasiliano, o della scuola « anti­autoritaria» di Summerhill in Inghilterra per citare alcuni a caso tra i più noti —, pur susci­tando speranze e apportando nuovi elementi in questo settore, rimangono fenomeni di interesse limitato ed in certo senso locale.

Il problema rimane senz'altro aperto oggi più che mai. Sembra infatti che sia praticamente im­possibile portare avanti efficacemente un'esperien­za educativa senza partecipare al genio di colui che l'ha introdotta e delineata: compito del resto arduo o quasi impossibile.

Questo vale anche per ogni piccola o grande scuola di pensiero nella storia dell'umanità.

Un'unica eccezione: la scuola di Gesù di Nazaret.

Per farne l'esperienza bisogna lasciar tutto, e cosi acquistare un nuovo modo di pensare, di agire e di amare.

Gesù è l'unico maestro. Egli vive con i suoi ami­ci sempre: giorno e notte. A loro comunica il suo pensiero circa gli avvenimenti, le persone, le strut­ture, ma soprattutto li introduce nel « suo se­greto »: il suo rapporto col Padre.

Questa esperienza è ripetibile oggi da tutti ed in ogni luogo. Le condizioni? Le stesse che Gesù ha posto ai dodici: lasciare tutto e diventare po­veri. Occorre distaccarsi dai beni materiali. Occor­re perdere le certezze fondate sulla propria cul­tura, esperienza e studi. Occorre essere assetati di Dio, del suo amore. Occorre anche il coraggio di camminare sulla strada che ha percorso Gesù e che lo porta alla croce.

Però soltanto se formiamo un solo corpo con Gesù, come i dodici, si ripeterà questa esperienza della sua presenza in mezzo a noi, come Egli ha promesso.

Senza di Lui non avremo luce e sapienza perché Lui solo è la luce, la sapienza. Senza l'amore per Lui non conosciamo il Padre. L'unico e vero ese­geta di Dio è Gesù in mezzo ai suoi.

A questo punto sarebbe assurdo pretendere di capire con la sola ragione ciò che è essenzialmente esperienza e quanto è nato da essa.

« Chi non ama, non conosce Dio ». Amare, amar­ci come Gesù ci ha amati, ecco il punto di partenza per incontrare oggi l'Emmanuele, il Dio con noi.

Anton Weber