Per evitare che il nostro impegno sociale
resti inutile passatempo o
risulti borghese ostentazione
occorre riapprendere
dal Vangelo a
servire da cristiani
di Chiara Lubich
L'anima deve mirare al più presto ad essere un altro Gesù. Come in
Gesù l'umanità e la divinità erano una cosa sola,
così l'anima deve mirare a fondere in una cosa sola l'umano che è
in lei e il divino.
Far «
da Gesù » sulla terra, ricopiarlo come uno specchio ricopia
lineamenti e mosse.
Essere lo «
specchio » di Gesù.
Prestare a Dio la nostra umanità affinché la usi per farvi rivivere il
Figlio diletto. Per questo, fare — come Gesù — solo la
Volontà del Padre. Poter avere sulla bocca quelle parole che Gesù
dice di sé.
L'anima deve sopra ogni cosa puntare sempre
lo sguardo nell'unico Padre di tanti figli. Poi guardare tutte le altre
creature come figlie dell'unico
Padre. Oltrepassare sempre col pensiero e con l'affetto del cuore ogni limite
posto dalla vita umana e tendere costantemente e per abito preso alla
fratellanza universale in un solo Padre: Dio.
Gesù,
modello nostro, ci insegnò due cose che sono
una: ad essere figli di un solo Padre e ad essere fratelli gli uni gli altri.
Quando tutti questi figli compiranno la volontà del Padre unico —
come Gesù la compì — allora saranno una sola cosa.
L'unità
dell'anima col Dio che possiede in sé, presuppone l'annullamento
totale, l'umiltà più eroica. L'anima deve sentirsi al servizio di
Dio, sempre sotto l'amoroso comando di un Padre, che comanda per realizzare
in noi il suo disegno che è la nostra felicità.
L'unità
con le altre anime si raggiunge ancora per mezzo dell'umiltà: aspirare
costantemente al « primato » col mettersi il più possibile
al servizio del prossimo; risolvere tutte le situazioni della vita col Vangelo.
Far da Gesù, come San Paolo: da liberi farsi servi di tutti per
guadagnare a Cristo il maggior numero di anime.
L'anima che vuol portare l'unità deve mantenersi costantemente in un abisso tale
di umiltà, da perdere a favore del servizio di Dio nel prossimo anche
l'anima sua. Non rientra in sé se non per trovarsi con Dio e pregare per
i fratelli e per sé. Vive costantemente « svuotata »
perché innamorata della Volontà di Dio.
Un servo non fa che ciò che il padrone comanda.
Se tutti gli uomini o almeno un gruppo esiguo
di uomini fossero veri servi di Dio «
nel prossimo », presto il mondo sarebbe di Cristo.
L'importante è avere un'unica idea del prossimo. E' il fratello che ci passa
accanto nell'attimo presente della vita nostra.
Essere pronti sempre a servirlo
perché in esso si serve Dio.
Avere un unico Padre: Dio.
Avere un solo fratello: Gesù.
L'occhio semplice ravvisa in ogni uomo un « Cristo in fieri ».
Mettersi al servizio di tutti questi « altri Cristo », perché Cristo
divenga e cresca in essi.