VITA GEN'S

Appunti di un Natale in famiglia

 

Il calendario del Centro Mariapoli non consentiva quest'anno il solito raduno-Gens di dicembre; una sof­ferenza per noi che sentivamo l'esi­genza di trovarci con tutti quelli che condividono la nostra stessa vi­ta. Sennonché una sera, tra noi del centretto, proprio mentre si parlava di questo fatto, salta fuori un'idea: perché non approfittare della scuola sacerdotale che si svuota nel pe­riodo di Natale? Potremmo incon­trarci ad esempio con i rappresen­tanti di ogni zona.

Il progetto ci piace, e la prospet­tiva di dover affrontare da noi tutti i servizi di casa ci sembra una carta da giocare per fare di quei giorni un momento di famiglia. Infatti quando alla sera del 20 iniziano gli arrivi, ci si accorge subito che non c'è atmosfera di convegno, ma la gioia profonda di una famiglia che si ricompone.

Siamo una ventina, dal Portogal­lo, Germania, Iugoslavia... una rete insomma che copre gran parte del­l'Europa.

Vengono a parlarci durante il pri­mo giorno due delle prime focola­rine. Raccontano dei primi momenti di questa nuova spiritualità, e so­prattutto di Maria; e questo è quel­lo che più ci colpisce perché vedia­mo che anche noi, come Maria, pre­stando a Dio con tutto ciò che siamo e abbiamo anche e soprattutto il no­stro vuoto, la nostra debolezza, pos­siamo essere cellule nelle quali Dio si può esprimere.

Ma allo stesso tempo, ci rendia­mo conto che un carisma lo si vive incarnandolo, impegnati in una voca­zione concreta. E' stato il tema del­l'incontro con Don Foresi. Lì è emer­sa una doppia tensione. Da un lato, come parte della nuova generazione, quella di portare in noi l'immagine e il desiderio di un mondo nuovo, di una Chiesa nuova; dall'altro che proprio per tutto questo non pote­vamo fermarci a contemplare quest'immagine, a evadere in questi de­sideri. « Se non volete tradirvi — ci ribadiva Don Foresi — dovete vivere questa doppia tensione in quel pezzo di mondo e di Chiesa in cui abitualmente siete, e cioè nei vostri seminari, i quali proprio per­ché non sono una realtà a sé stante, partecipano pienamente al travaglio che soffre la loro base: i sacerdoti e i laici, le parrocchie e le diocesi ».

Quindi un impatto tra la prospet­tiva ideale e la realtà concreta che, sotto tanti aspetti, si presenta con strutture non sempre adatte alle esi­genze del tempo. Ma se vogliamo affrontare l'impegno dell'incarnazio­ne senza tradire né l'ideale né la realtà, non ci resta altra strada che quella della croce, del perdere e del morire. E' una strada dura ma giu­sta, perché è quella di Gesù.

Come corollario di questa linea sono emersi anche alcuni spunti pre­ziosi per il giornale Gen's. Vorrem­mo servirci tra qualche tempo anche di questo strumento per affrontare e sviluppare alcuni di questi interro­gativi che interessano particolarmen­te l'ambito di formazione al sacer­dozio.

L'ultima giornata ci è servita per esaminare alcuni aspetti concreti del­la nostra vita, in particolare quello dell'economia. Ed ancora una volta ci siamo trovati davanti agli stessi problemi: da una parte l'esigenza di una maggiore comunione, anche ma­teriale, tra di noi, e dall'altra la situazione concreta, le difficoltà spe­cifiche delle singole zone, le pro­fonde differenze sociali ed economiche dei vari paesi. Quella situa­zione tipica che si incontra quando ci si allarga ad una dimensione di vita che supera i confini della pro­pria nazione. Rispettare ogni singola posizione e, allo stesso tempo, ac­cettare di lasciarsi integrare dalle altre è stato il gioco che ci ha im­pegnato per tutta la mattinata. Con l'impressione di non essere in un carosello di proposte slegate, ma in un clima dove, proprio tenendo con­to di questa pluralità, siamo riusciti anche a guadagnare delle linee di azione concrete.

Come conclusione del raduno la messa di Mezzanotte; una conferma a quanto nei giorni precedenti ci si era impresso nell'anima: la figura di Gesù che per noi perde la sua inti­mità col Padre e sceglie l'esilio di questo nostro mondo, ci garantiva la certezza di poter generare una realtà nuova per il mondo e la Chiesa solo facendo nostro quanto vi può essere ora di ammalato e di inade­guato.

Felix Heinzer

 

CONVEGNO GEN'S

Vorremmo informare i nostri lettori che si terrà un convegno internazionale presso il Centro Mariapoli di Rocca di Papa (Roma), dal 6 al 10 marzo. Vi potranno partecipare seminaristi che hanno già ini­ziato gli studi del corso.