Alcuni testi patristici sulla
Sapienza
Sposare
la sapienza
Tutto lo zelo dell'anima sia nel desiderio di
unirsi ed associarsi al Verbo di Dio e di entrare nei misteri della sua
sapienza e scienza come nella camera di nozze dello sposo celeste
(Origene, In cant. cantic. I, 1; MG 12, 85)
Sapienza
e amore
«
Ecce pietas est sapientia » (Giobbe 28,
28). La pietà è veramente il culto di Dio. Ma non si rende
culto a Dio se non amando. La suprema e vera sapienza sta quindi in quel primo
precetto « amerai il Signore, Dio, con tutto il tuo cuore e con
tutta la tua anima » : e perciò la
sapienza è l'amore di Dio.
(Agostino, Epist.
CXL, 18; ML 33, 557)
Sapienti
per mezzo della stoltezza
Per dimostrare la stoltezza della sapienza di
questo mondo non c'è bisogno che la
sapienza di Dio lotti contro di essa, dal momento che
questa le è inferiore... E' bastata infatti la stoltezza di Dio,
perché « la stoltezza di Dio
è più sapiente degli uomini e la Sua debolezza più forte
di essi». E tutto ciò che era contrario a Dio è stato
assunto dal mio Salvatore e Signore, affinché il contrario vincesse il
contrario. Questo perché noi diventassimo forti per mezzo della
debolezza di Gesù e sapienti per mezzo della sua stoltezza, e
perché potessimo, introdotti in tutto questo, ascendere alla
sapienza e alla forza di Dio: Cristo Gesù.
(Origene, In Jer. Hom. Vili, 9; MG
12, 345-348)
Sapienza
della croce
Chi è dunque più sapiente: colui che convince molti o colui che
convince pochi, o meglio, nessuno? Colui che convince trattando delle cose
più grandi o colui che convince trattando di cose inutili?... La croce ha convinto gli uomini incolti, anzi ha
convinto tutto il mondo; e non si trattava di cose poco importanti, ma di Dio
stesso, della vera religione, del giudizio futuro. E di tutti gli uomini, rozzi
ed incolti, ha fatto dei sapienti. Ecco in quale modo la stoltezza di Dio
è più sapiente degli uomini e la sua debolezza più forte
di essi. (Giovanni
Crisostomo, In Epist. prim.
ad Cor., Hom. IV, 3;
MG 61, 34)
Croce e
perfezione
«
Sapientiam loquimur
inter perfectos ».
San Paolo chiama sapienza
la predicazione della
salvezza e il modo in cui questa avviene: e cioè
l'essere salvati per
mezzo della croce. E perfetti chiama quelli che hanno
creduto in essa.
(Giovanni Crisostomo, In Epist. prim. ad
Cor., Hom. VII, 1; MG 61, 55)
a cura di Felix
Heinzer