preso in parola
Tre mesi fa sono stato ordinato sacerdote. Già prima dell'ordinazione
avevo avvertito fortemente la necessità di andare più in profondità
nel mio rapporto con Dio. E' quello che cerco di fare ora alla scuola
sacerdotale. Avevo inteso dire molte volte che la croce è un passo
obbligatorio per arrivare a Dio. Lo confermano i santi e anch'io me ne ero
convinto.
Recentemente, scrivendo al mio vescovo, gli
dicevo concludendo la lettera: «
...Spero che Dio mi mandi qualche prova per maturare ». L'avevo
appena imbucata, quando, di ritorno a casa, ricevo un telegramma. Leggo: «
// papà è morto questa notte alle tre». C'era la
firma di mio fratello. Dio mi aveva preso in parola e mi dava la sua risposta,
una risposta molto chiara. Un momento duro: anche perché la notizia era completamente inattesa. Lo avevo lasciato
che stava molto bene, non più di 20 giorni fa: un infarto.
Ho cercato immediatamente di mettermi davanti
a Dio, mentre tra i miei compagni, si diffondeva la notizia. Avvertii in me una
forza nuova, quella forza che viene dal portare un
peso in comune. Durante il pranzo, ad esempio, percepivo un'atmosfera di
comprensione cosi forte, che ad un certo momento mi trovai a sorridere con
loro, dimentico, per un istante, che mio padre era morto. « Occorre pagare », furono le
parole che mi disse don Silvano, e sentivo la gioia di cominciare la
scuola su questa base.
Arrivò il momento di partire per
All'aeroporto di Madrid trovai un amico che
mi attendeva; con lui viaggiai sino al mio paese, quasi
Arriviamo a casa a notte inoltrata. Non
avevo ancora detto la messa a motivo del viaggio. Ma davanti alla bara di mio
padre mi accorsi che lui era la mia messa, ciò che di più prezioso potevo offrire a
Dio, e dissi: « Ecco la mia
messa, accettala».
Nel giorno seguente il funerale. Molta,
moltissima gente. Per qualcuno fu una esperienza
nuova. Erano emozionati e non solo per la morte
di mio padre, ma anche perché
mi vedevano sereno.
Un fatto per me molto significativo è questo: sono entrato in seminario subito
dopo la morte inaspettata di mia madre; ora inizio la vita sacerdotale con
la morte non meno inaspettata del papà. Per tanto tempo ho cercato di
spiegarmi il perché di quella morte prematura. Solo dopo diversi
anni, ora in particolare, avverto che molte grazie, ricevute in seminario, sono
scaturite da quel grano di frumento caduto in terra e morto.
Non so con esattezza cosa Dio mi chiamerà a fare domani; so solo che Egli vuole una risposta totalitaria in ogni momento, e questo
è duro. Sono sicuro che la morte di mio padre è una sorgente di
amore lungo la strada che mi porta a Lui.
Ildefonso - Spagna