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Un gruppo di studenti svizzeri che si preparano al sacerdozio compartendo con noi la stessa esperienza spirituale, hanno fatto due settimane di campeggio nelle montagne austriache. Lo scopo era di riposare e di approfondire la loro esperienza di vita. Riportiamo alcune delle impressioni che ci hanno inviato.
Felix
Idolatrare una montagna non è certo un atteggiamento da cristiano. Eppure me lo sono trovato dentro, questo paganesimo, proprio quando pensavo di essere sfuggito alla tentazione di altri idoli che minano il mio cristianesimo in città: il lavoro, la TV, la musica... Fu una cosa banalissima: un burrone pericoloso che costituiva un ostacolo non facile se si voleva portare a termine l'escursione. Gli altri dicevano: è un rischio. E io mi impuntavo perché volevo arrivare alla vetta. Finché mi sono accorto della tremenda gravità di questa posizione apparentemente banale: tra me e Dio ci si era messa una montagna. Stavo perdendo il « Dio presente nella carità » per un idolo. Quando riscelsi la carità come ideale, e tra noi si ricostruì l'unità, anche il sole sembrava più bello.
Pepe
Ultimamente sto passando un periodo di una certa aridità. Mi sembra d'essere entrato in un atteggiamento di passivismo, ed allo stesso tempo non mi sento capace di evidenziare coscientemente le esperienze che faccio con Dio e con i miei fratelli. Questi giorni mi hanno fatto capire che questa situazione è un dono ancora più forte di Dio, perché non debbo nemmeno cercare l'appoggio delle mie esperienze positive. Credo che questo sia il senso di quel « silenzio di Dio » che tanti oggi sperimentano cosi forte: aiutarci ad avere un amore più profondo e più schietto.
Walter
Stamattina nella Messa leggevamo 2 Cor. 5, 17-21, in cui san Paolo parla della creazione nuova e della Parola incarnata. Assieme agli altri ho capito che Cristo presente nella comunità si manifesta tramite la parola del prossimo, e che quindi sarebbe stato sbagliato cercare da solo di ordinare le cose dentro di me.
Sento che alcune cose assorbite in modo intellettuale - teologico cominciano a incarnarsi nella mia vita concreta. Ho visto che questo campeggio è stato un tempo prezioso perché ci ha aiutato a fare quei passi nell'amore concreto che ci immettono in una vita nuova. Una volta attuati questi rapporti tra di noi, anche qui ci siamo sentiti nel cuore del mondo perché eravamo in Lui, che dimora in ognuno dei nostri fratelli.