Assumere il dolore
Nel cercare di essere me stesso negli atti che realizzo, scopro la possibilità di essere più vero e coerente nel rapporto con i fratelli. In questo ultimo periodo la tensione in me era più grande perché uno scivolamento nel borghesismo e nella comodità mi aveva messo fuori dell'atteggiamento evangelico: «abbiate cinti i vostri reni e nelle vostre mani lampade accese... ». La luce che per vari giorni mi aveva fatto vivere spontaneamente nella gioia, d'improvviso era scomparsa. E' che gli stati d'animo sono la risultante di fattori fisici e psichici che non sempre posso controllare; e quindi la mia azione non può basarsi su di essi per trovare il suo valore.
Ho capito meglio la necessità di assumere questi dolori con maturità cristiana: fare di ogni atto una esperienza attraverso la parola del vangelo, che allora si diventa in me coscienza, nuova mentalità e non accomodamento al « facile ». L'altro giorno ho conosciuto a Roma due sacerdoti anglicani degli U.S.A. Siamo stati insieme per due giorni. Ho dovuto cambiare completamente il programma fatto in vista degli esami, perché in fondo dovevo essere disposto a dare la vita per amore loro. Quando, alle volte, riaffiorava il mìo atteggiamento diplomatico, venendo meno la carità, sentivo il disagio interiore di aver manipolato la situazione. E' stato un esercizio stupendo di rinnovamento di mentalità e questo ha procurato un primo scambio di esperienve vere.
João
Siamo partiti per una gita al mare. Pur trascorrendo un pomeriggio distensivo nel godere il sole, il mare e la gioia dello stare insieme, c'era in me il desiderio di non lasciar sfuggire nulla che mi richiamasse la realtà della croce. Volevo raccogliere ogni goccia di dolore mio e degli altri: raccoglierla con amore e offrirla a Colui al quale già appartiene. Cosi è stato per i piccoli disagi del viaggio, cosi è stato nel guardare con amore e senza giudizio il male che mi stava attorno: era un negativo che Dio aveva già preso su di sé ed ho capito che è soltanto mettendomi spiritualmente nella posizione di Gesù che sulla croce grida l'abbandono del Padre che posso asciugare qualche lacrima, lenire qualche dolore, ridare la vera gioia a chi forse la cerca per vie sbagliate.
Enrico