Rispondere all'amore

Pietro ha capito. Egli sa troppo bene che cosa Gesù gli chiede. Ama­re Lui, Gesù, non significa dire si con molto entusiasmo; significa dare la vita per lui.

In questi giorni un fatto mi ha col­pito tanto: Dio vuole da me proprio ciò che vorrei nascondere in me: il fallimento, la limitatezza, il dolore.

Perché Dio vuole proprio ciò che mi sembra negativo?

Nel cercare una risposta, il falli­mento di Pietro mi era di aiuto. Ho capito. Dio non si contenta di ciò che gli ho dato finora. Vuole tutto. Vuole persino la mia miseria. Questo è inconcepibile; ma ora so che è l'unica cosa che posso dare veramente al Signore.

Così l'avrà sentito anche Pietro; il suo fallimento va capovolto: anziché una condanna, un nuovo invito ad amare di più il Signore.

Ora capisco anch'io; pian piano fiorisce in me una gioia profonda: Dio colmerà ogni mia deficenza. Me­no posso offrirgli, più egli colmerà questo mio vuoto con la sua presenza.

Che logica strana! Poiché io spesso non ho niente su cui appoggiarmi, Dio può essere tutto in me.

Dieter (Germania)

 

Tante volte cerchiamo un linguag­gio troppo complicato per dare rispo­sta alle nostre difficoltà, e cosi man­chiamo della semplicità evangelica, di un confronto continuo con Gesù che ci interpella e sostanzialmente sem­pre ci chiede: « Mi ami? ».

Per tanto tempo nella mia vita mi sono trovato nella condizione di sen­tirmi in uno stato di inferiorità davan­ti agli altri. Era un dolore forte che mi immobilizzava. Dall'ambiente ave­vo assorbito questa idea della perso­nalità: vale chi sa emergere e im­porsi sugli altri. Questo mi mandava a terra. Anche lo studio della teolo­gia e della filosofia non mi hanno dato una risposta a questo problema.

La soluzione è venuta dalla vita, dal vangelo vissuto alla lettera, con altri fratelli, e per me personalmente dall'incontro con questa parola di Gesù: « Mi ami? ».

Ho cominciato ad amare, a donare tutto quel poco che avevo, e questo mi strappava dalle mie complicazioni mettendo più in luce quel seme di amore che Dio aveva posto dentro di me. Ho creduto nell'amore e tutto è venuto come conseguenza. Ho visto più vicino l'uomo, e l'ho visto come un fratello, non un rivale; e ho capito che il cristianesimo non è soltanto una teologia o una dottrina, ma so­prattutto una vita: una risposta al­l'amore di Dio nella quale trovo la mia personale pienezza.

Paco (Spagna)