Parola di vita:

" Dio è fedele e non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze"
1 Cor. 10,30

Dio non ci abbandona mai.

Già nell'antico Testamento, il popolo ebreo ha sperimentato che Dio mantiene quanto promette. Questa è anche l'esperienza di ognuno di noi: «Anche se siamo infedeli, egli rimane fedele perché non può negare se stesso» (II Tm 2, 13).

Questa fedeltà è quella di un fratello, di un Padre, di un Dio che ama. Per questo altre volte Paolo ripete, e quasi con le stesse parole, ai Corinti (I Cor 1, 9), ai Tessalonicesi (II Tess 3, 3): «II Signore è fedele, e vi preserverà dal maligno ».

Eppure la realtà a volte è dura, è dolorosa...

Questa promessa infatti non esclude le difficoltà. Anzi Gesù ci ha detto di prendere la nostra croce. Questa può essere una situazione po­litica o familiare, un problema all'università, sul lavoro o di natura affet­tiva; ogni giorno presenta vecchie e nuove difficoltà. Sono per ognuno un'occasione di amare, di credere e di far nascere e crescere lì dove siamo il Suo regno, la Sua comunità.

Diversa la tentazione. Essa è la spinta che risentiamo spesso a fug­gire la croce, o a volerne fare a meno, oppure a dubitare dell'amore di Dio. Pensiamo alle volte che l'amore di Dio abbia dei limiti, che i nostri capelli non siano contati; oppure vogliamo fare a meno della carità, cre­dendo che valga di più la critica delle strutture o che più sbrigativa sia la violenza. E' Satana che cerca i suoi interessi. Ha tentato più volte Ge­sù, e tenta anche noi. Però Dio non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze.

Perciò ai Corinti Paolo scrive di non seguire l'idolatria, di non la­sciarsi ingannare dai pensieri alla moda, ma di conservare la semplicità della vita cristiana.

E' il mistero della preghiera di Gesù al Padre: « Non ti chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li guardi dal male ».