Chiesa-Maria
Proponiamo ai nostri lettori, in questo numero di gen’s, un approfondimento del profilo mariano della Chiesa e una rilettura dello stesso ministero sacerdotale in questa chiave.
Il discorso sul “profilo mariano” è in
effetti una dimensione emergente, durante questi ultimi decenni, nel
modo di comprendere
Maria, con il suo “fiat”, è il tipo della Chiesa. Il Verbo
non si è fatto carne senza il suo “sì”.
In realtà, in quello che ai nostri giorni – da von Balthasar a Benedetto XVI – viene tematizzato come “profilo mariano”, riaffiora una
robusta dimensione dell’autocomprensione cristiana
dei primi secoli. «Tutta quanta la mariologia – osservò il Card. Ratzinger in occasione del 40° anniversario
della Lumen Gentium
– è stata pensata e impostata dai Padri prima di tutto come ecclesiologia:
Siamo qui alle origini di quello che oggi viene in rilievo
come “profilo mariano”. Dimensione che è irrinunciabile.
Il fatto che più tardi «Maria sia stata vista come
individuo ricolmato di privilegi e perciò da noi infinitamente lontano, mentre
Parlare perciò di “profilo mariano” e in questo stesso
senso di “sacerdozio mariano” significa riempire di vita il dato istituzionale
e quindi rendere
Oltrettutto è questo un modo di presentare Maria e il suo ruolo nella vita cristiana che in campo ecumenico è non solo accettabile, ma di speciale rilevanza. «Esiste un’analogia tra il destino di Maria e quello della Chiesa», si legge nel Documento del gruppo ecumenico di Dombes a proposito della comprensione che Lutero aveva di Maria. «Le sofferenze di Maria rinviano alle persecuzioni della Chiesa; la perseveranza di Maria alla continuità e alla fedeltà della Chiesa; la sua gravidanza al modo in cui il Cristo-Parola viene ad abitare nei credenti. La dignità di Maria si esprime paradossalmente nella sua umiltà; lo stesso avviene nel caso della Chiesa, che resta una Chiesa sotto la croce, imperfetta nel suo carattere storico, istituzionale e visibile». Secondo Lutero – afferma ancora il Documento – «Maria diventa madre di ogni membro della Chiesa, laddove il Cristo è suo fratello e Dio il suo Padre. Nella sua maternità, Maria è anche “madre della Chiesa, questa Chiesa di cui ella è il membro più insigne”»3.
Merita menzione a parte il legame tra Maria e la dimensione
carismatica della Chiesa. Secondo von Balthasar il principio mariano si manifesta in molteplici
forme di santità che rendono
H. B.
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1) J. Ratzinger, L’ecclesiologia della Lumen Gentium, in: id., La comunione nella Chiesa, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, pp. 159-160.
2) Ibid., p. 160.
3) Gruppo di Dombes, Maria nel disegno di Dio e nella comunione dei santi, n. 55; testo del documento in: “Il Regno Documenti” 43 (1998) pp. 183-200.
4) Cf Brendan Leahy, Il principio mariano nella Chiesa, Città Nuova, Roma 1999, pp. 184-187.