La PdV Card

Un’esperienza che va avanti da alcuni anni: la PdV Card. È nata in forma spontanea, ma ha fatto subito presa sui giovani.

Prima dell’estate 1999 con alcuni animatori ci siamo immersi nella preparazione dell'appuntamento ormai consueto del campo estivo. Dall’esperienza vissuta nell’estate precedente avevamo capito che il vecchio schema non aveva molta incidenza sui giovani. Benché partecipassero con impegno a riflessioni, gruppi di studio e varie tecniche di animazione, alla fine non avveniva in loro una crescita duratura.

Dopo alcune proposte decidemmo di puntare tutto sul vivere la Parola, avendo già sperimentato in altre situazioni che la Parola ha la forza di far incontrare le persone con Gesù vivo, le stimola a cambiare la vita e genera veri cristiani. Era questa in fondo anche la nostra esperienza personale: l’intenso rapporto con la Parola aveva trasformato la nostra vita. Perché non proporre ai nostri giovani di vivere ogni giorno una frase del Vangelo?

Così venne l'idea di preparare per ogni giorno del campo una card, che recava da un lato una frase del Vangelo con un breve commento e dall'altro una foto di un bel paesaggio della Costa Amalfitana. Sapevamo, infatti, che i giovani sono molto attenti alle cose belle.

La nostra proposta fu bene accolta. Pochi furono i discorsi in quel campo, molto spazio fu dato alla vita, alle passeggiate, al lavoro e al mare. Al mattino proponevamo una riflessione sul testo scelto, accompagnato da alcune brevi esperienze. A volte questo avveniva anche in pullman o sulla spiaggia. Alla sera poi a piccoli gruppetti ci si raccontava come si era vissuta quella Parola. Per tutti fu una sorpresa: la Parola vissuta generava persone nuove. Gli stessi animatori toccarono con mano quanto era preziosa quell’esperienza. Furono coinvolte a vivere la Parola anche le signore che lavoravano per noi in cucina, al punto che nell’ultima serata ci offrirono una scenetta sulla loro esperienza fatta in cucina mentre preparavano la pizza.

Il campo portò tanti frutti che si volle continuare ogni mese a prendere una frase del Vangelo da vivere nel quotidiano. Nacque così la PdV Card, una piccola card, scheda su cui ogni mese viene proposta la Parola di vita con un piccolo commento che aiuta ad applicarla concretamente nell’esistenza quotidiana. Sul retro della card vi è anche un indirizzo di posta elettronica per coloro che volessero saperne di più oppure inviare le loro esperienze.

Nel frattempo l’esperienza ha valicato i confini della parrocchia e della diocesi: oggi tanti altri ricevono e diffondono la card soprattutto tra i giovani, raggiungendo vari punti delle regioni del Sud Italia, da Roma fino alla Sicilia.

Sempre più questa card diventa un piccolo seme, una proposta che genera vita di fraternità, una buona occasione per evangelizzare i giovani e non solo loro.

Una coppia di amici ortodossi, Galia e Vladimir – questi è un compositore russo – vedendo la vita fraterna generata tra noi dal Vangelo, mi confidavano che si sentivano in famiglia con noi, erano molto contenti di partecipare ai nostri incontri e quando non riuscivano a venire era per loro un dispiacere.

Ora sono tanti gl’incontri in questi anni, spesso anche occasionali, con autostoppisti stranieri con cui nasce un rapporto, con gruppi di altre parrocchie, via e-mail con giovani a volte lontani dalla fede o che vivono esperienze particolarmente delicate.

Alcune volte ho dovuto presentare questa esperienza a gruppi di Azione Cattolica o di ministranti o della Gioventù francescana. Mi piace dire che mentre la card telefonica, man mano che uno la usa, si scarica, la nostra si ricarica ogni volta che la si usa: quando si vive quello che essa propone, diventa la carta di accesso al Paradiso.

In questi ultimi anni sono stato chiamato a svolgere un servizio in seminario come direttore spirituale e anche tra i seminaristi sta crescendo questa vita della Parola. Loro stessi sono impegnati a vivere e a diffondere attraverso quest’umile strumento dei germi di cielo che prima o poi germoglieranno.

Michele Fusco

 

Meditazioni
in formato sms

Quando un libro – in questo caso si tratta di un volumetto che supera di poco il formato di un cellulare di media grandezza – raggiunge in pochi mesi la terza edizione, vuol dire che ha fatto colpo sui lettori. Se mi scrivi è una raccolta in 149 pagine di “messaggini” che, prima di essere messi su carta, hanno percorso l’etere vivacizzando la vita di tanti giovani. E il viaggio continua. Gli autori raccontano l’originale iniziativa nell’introduzione del loro libretto1.

Il linguaggio e i modi di comunicare cambiano continuamente. Anche il modo di parlare con Dio e di Dio ha assunto delle forme (non dei contenuti) diverse nei vari tempi storici. In questi anni abbiamo assistito ad un costante trasformarsi della comunicazione, dai mezzi d’informazione ad internet, passando attraverso le varie scoperte della tecnologia contemporanea.

Anche l’annuncio della fede non può restare impassibile di fronte a queste nuove modalità comunicative. Uno degli strumenti oggi più utilizzati dai giovani (e non solo...) è quello dei cosiddetti messaggini col cellulare, o sms.

Si tratta di un fenomeno strano e per tanti aspetti sorprendente. È successo di sentirsi confidare da un giovane che non avrebbe mai avuto il coraggio di dichiararsi (e quindi poi mettersi insieme) alla sua ragazza se non ci fosse stata la possibilità di dirglielo attraverso dei messaggini con il cellulare!

Chi ha a che fare coi giovani e gli adolescenti sa benissimo quanti episodi di questo tipo siano frequenti e, a volte, anche più clamorosi...

In quanto appassionati all’annuncio del Vangelo agli uomini e alle donne d’oggi e in quanto costantemente pro-vocati dal dono di custodire nel cuore i cammini spirituali di tanti giovani, ci siamo chiesti come poter aiutare le persone dell’era del cellulare a riflettere e fare meditazione con un linguaggio e con strumenti corrispondenti ai tempi e alle esigenze di oggi. Spesso poi sentiamo in molti la fatica di trovare linguaggi immediati, semplici e praticabili coi ritmi frenetici della vita d’ogni giorno, per fermarsi e “fare meditazione”.

Così, da diverso tempo, abbiamo iniziato a suggerire a ragazzi e giovani (e non solo) l’opportunità di fermarsi almeno un minuto per leggere, sul cellulare, un messaggio che aiuti ad interiorizzare l’esperienza della fede.

Il meglio di questi sms, unitamente ad alcune riflessioni più articolate, ma che conservano lo stesso stile linguistico, l’abbiamo raccolto in questo libretto.

Queste pagine, tascabili quanto un cellulare di media grandezza, sono nate da un desiderio: essere l’occasione per fermarsi, meditare e scendere per un po’ nel profondo di sé per scorgere e scoprire il Mistero di un Amore che tocca il cuore e cambia la vita.

Il tempo di lettura è quello di un qualsiasi sms, ma il frutto spirituale che se ne ricava ha la dimensione dell’eternità.

Sono pagine da non leggere tutte in una volta, ma con calma. Non importa dove. In chiesa o in metropolitana; in treno o in coda al supermarket; nella propria stanza o dal barbiere; al lavoro o in università. Ovunque, perché un cellulare lancia il suo squillo non solo nei luoghi e nei tempi canonici… Questo cellulare poi, è tutto particolare, perché suona sempre al momento giusto e al posto giusto... Non importa il “dove”, conta il “come”.

E, dopo averne letto uno, è bello fermarsi, fare silenzio dentro di sé, pensarci su, lasciarsi pro-vocare, e poi provare a farlo diventare vita. Subito. Senza aspettare: «Chi ha tempo, non aspetti tempo!», diceva santa Caterina.

Il sogno è che, anche attraverso questo nuovo linguaggio, ognuno incontri nella propria vita il Signore Gesù e scopra, in una maniera fresca ed imprevedibile (come accade sempre con il Signore!), che seguirlo significa vivere una “vita da sballo”, quella che con un linguaggio più ortodosso, o forse solo più datato, un tempo si chiamava “beatitudine” o “santità”. Sì, una vita da sballo senza pasticche, trip, auto lanciate in folle corsa nella notte o quant’altro. Una vita da sballo perché incontra, sulle rive del nuovo mare di Galilea, che è oggi la fermata di un bus o la coda ad un supermarket, Colui che solo ne cola il desiderio infinito di felicità.

Se queste piccole pagine riuscissero ad aiutare almeno un po’ a fare questo incontro, sarebbero davvero una “buona notizia” da leggere con entusiasmo. E potremmo chiedere con forza a Colui che solo ha saziato il nostro cuore: «Se Mi Scrivi Tu, non avrò bisogno di cercare altro. Perché Tu sei il mio tutto Ma solo Se Mi Scrivi Tu».

Paolo Zago e Maura Budani

 

 

1)     Paolo Zago e Maura  Budani, Se mi scrivi. Meditazioni in formato sms, Città Nuova, Roma 32002.